Un progetto espositivo che è anche un percorso a tappe in tre luoghi culturali simbolo per il Valdarno: Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e Cavriglia. L’impegno civile di Venturino Venturi ‘…Vedere il giorno e la notte’ è stato presentato in conferenza stampa stamani, lunedì 30 maggio, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana. All’incontro hanno preso parte il presidente dell’Assemblea legislativa, il presidente del Comitato regionale per le comunicazioni Enzo Brogi, il vicesindaco e assessore alla Cultura di Loro Ciuffenna, l’assessore alla Cultura di Terranuova Bracciolini, la curatrice delle mostre e direttrice dell’archivio e del museo ‘Venturino Venturi’ Lucia Fiaschi, il grafico e curatore delle mostre Andrea Rauch, la direttrice dell’archivio del Consiglio regionale Monica Valentini.
Il progetto e le tappe al Museo Venturino Venturi di Loro Ciuffenna, Palazzo Concini di Terranuova Bracciolini, Museo Mine di Cavriglia, nascono dalla riflessione dei curatori Fiaschi e Rauch circa la necessità di proporre all’attenzione dei nuovi pubblici una straordinaria stagione che vide al centro della riflessione storica ed artistica la memoria delle drammatiche vicende che ferirono particolarmente la Toscana, ma che fu anche segno di attenzione della comunità a temi sostanziali alla vita civile. La capillare comunicazione, della quale i manifesti editi dal 1970 al 1990 furono elemento di punta, ricostruì muovendo dalla memoria comunità ferite che cominciarono a riconoscersi in un rinnovato cammino di condivisione di valori etici e civili. La ricorrenza del ventennale della scomparsa di Venturino Venturi, chiamato spesso al monumento a tema civile, è per il carattere poetico e visionario dei suoi interventi, più che l’occasione, la sostanza prima di questo progetto – basti ricordare come il ‘Murale’ di Castelnuovo dei Sabbioni in memoria delle vittime della strage nazifascista del 4 luglio del 1944 ancora oggi preservi integra la sacralità della memoria e conservi segni di speranza e di vita.
Le mostre sono organizzate dai Comuni di Loro Ciuffenna, Terranuova Braccioli e quello di Cavriglia, che hanno ricevuto il sostegno del Consiglio regionale, in collaborazione con l’Archivio storico dell’Assemblea legislativa, MAGMA di Civitanova Marche e con le associazioni D’Arno – Amici dei Musei e dei Monumenti del Valdarno Superiore e con Cantiere Venturino Venturi ETS. Le tre tappe espositive saranno il museo e la pinacoteca “Venturino Venturi” di Loro Ciuffenna (dal 2 giugno al 28 agosto 2022) dove verranno esposti i bozzetti originali di Venturi realizzati per il manifesto commissionatogli dalla Regione Toscana in occasione delle celebrazioni del 2 giugno del 1988, insieme a quelli di altri importanti grafici e artisti (come Andrea Rauch, Leonardo Mattioli, Roberto Barni e Umberto Buscioni) provenienti direttamente dall’archivio storico del consiglio regionale della Toscana, un patrimonio che va dagli anni Settanta fino a tutti i Novanta.
Poi dal 17 giugno al 28 agosto Terranuova sarà l’altra tappa, con Palazzo Concini che ospiterà i monotipi a olio su carta che preludono alla espressione monumentale di Venturi e approfondiscono temi strettamente connaturati alla sua poetica. Per Venturino Venturi la declinazione dell’impegno è stata sempre strumento privilegiato di dialogo con la comunità civile. Spesso chiamato ad onorarne la memoria anche a motivo dell’altissimo profilo etico che lo ha sempre contraddistinto, si è cimentato con una produzione ‘monumentale’ di poetica e visionaria sintesi che da Firenze, con il Monumento ai martiri del nazismo di Piazza Tasso, lo ha condotto a Loro Ciuffenna con il Monumento alla famiglia umana passando per Chitignano per poi raggiungere Castelnuovo dei Sabbioni con il Murale per la memoria della strage nazifascista del 4 luglio 1944. Chiamato al concorso di Londra del 1947 per la memoria dei prigionieri politici ebbe l’onore del podio.
Infine il 3 luglio, al Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni nel Comune di Cavriglia, verranno esposti per la prima volta i bozzetti originali e le immagini del cantiere del celebre Murale che Venturi realizzò proprio a Castelnuovo e dedicato alle vittime della strage nazifascista perpetrata nel borgo il 4 luglio del 1944. Una testimonianza forte, potente, che ancora oggi rappresenta una memoria viva di quei tragici fatti, ma che riporta anche il coraggio di una comunità che ha saputo risorgere grazie al lavoro nobile e duro della miniera, ai saldi legami familiari e alla pace, a nuova vita. Il Murale è introdotto dalla possente sagoma dell’uomo di ferro che con la mano alzata protegge, severo, la piazza e tutta la comunità. Venturino molto lavorò per la scultura e per quel Murale del quale viene presentato il restauro (che si conclude proprio in concomitanza con le celebrazioni del 4 luglio) che ne restituisce integralmente le vivacità cromatiche.