Saranno tre i medici di base che dal prossimo 1 marzo andranno in pensione a Figline e Incisa, ma ancora non sono stati sostituiti. Sulla situazione intervengono il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Giampaolo Giannelli, e Alberto Fantoni, coordinatore locale del partito. “In piena pandemia, più di 4000 pazienti di Figline Valdarno, a causa del simultaneo pensionamento di tre Medici, dal 1 marzo, si troveranno ad essere spalmati tra gli altri medici presenti sul territorio. Per capirci si tratterà di vedere il passaggio da 300 ad oltre 1300 pazienti per ogni medico attivo presente sul territorio, Il tutto in un batter d’occhio, una situazione già vissuta in passato quando andò in pensione il Pediatra e che mai avremmo pensato di vivere di nuovo. Una situazione imbarazzante, rispetto alla quale l’amministrazione Mugnai non ha saputo in alcun modo porre rimedio assieme all’Azienda sanitaria e che ora avrà ricadute pesanti sul territorio”.
Una situazione nota da tempo, precisano Giannelli e Fantoni nella nota, sottolineando come non aver provveduto per tempo con le nomine che erano state promesse dall’amministrazione comunale nel corso di un question time in Consiglio comunale “è veramente incredibile”. “Si rende quindi necessario – proseguono gli esponenti azzurri – anzi indispensabile, tanto coordinare i medici di Incisa affinché almeno un giorno alla settimana svolgano il loro ambulatorio a Figline, quanto procedere alle nuove nomine in tempi celeri, anche se questo provocherà poi dover ‘rispalmare’ di nuovo i pazienti presso i vari medici di medicina generale. In un momento di questo tipo, in cui alle difficoltà normali della medicina generale viene a sommarsi la vaccinazione degli ultra ottantenni, trovarsi in questa situazione, coi primi presidi di carattere fondamentale sul territorio, quelli di medicina generale, sguarniti, è veramente aberrante. Ancora una volta l’amministrazione Mugnai non è stata in grado di gestire situazioni ordinarie, ma che in piena pandemia risultano avere carattere emergenziali. È bene che i cittadini si rendano conto di questo, soprattutto in considerazione del fatto che il problema era già noto da tempo” conclude la nota.