Il progetto del tempio crematorio non si farà, almeno in questa consiliatura. A dichiararlo è il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, che nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha condiviso con i rappresentanti di maggioranza e opposizione la decisione da parte dell’amministrazione comunale di revocare in autotutela la delibera di giunta del settembre 2022, come anticipato nell’edizione di luglio del nostro giornale.
Nella nuova delibera di giunta, risalente allo scorso 2 luglio, in seduta segreta, vengono ripercorsi i vari passaggi dell’iter, con i ricorsi al Tar e all’Anac delle due aziende coinvolte nel bando (scenari spiegati nel dettaglio da inizio anno da Valdarno Oggi, nei numeri di febbraio, marzo, maggio e giugno), fino ad arrivare all’ultima valutazione da parte dell’amministrazione comunale che ha considerato venuti meno “i presupposti “per la proposta di project financing a iniziativa privata per l’affidamento in concessione della progettazione esecutiva, della costruzione e della gestione” della struttura.
Una notizia accolta in maniera positiva dai rappresentanti delle opposizioni, con le Liste Civiche Sangiovannesi che hanno evidenziato come in questa situazione abbia svolto un ruolo importante anche l’impegno di tanti cittadini. “La conclusione a cui è arrivata l’Amministrazione Comunale attraverso la comunicazione del Sindaco deve essere però contestualizzata nei tempi, e nei modi” premette il gruppo civico all’opposizione. “Per i tempi: il procedimento di autotutela cui si è appellato il Comune dopo la sentenza del TAR era stato dettagliatamente descritto e proposto lo scorso 14 febbraio, nel corso del Consiglio aperto convocato grazie alle migliaia di firme presentate dal Comitato ‘Aria Pulita Valdarno’, dalla Consigliera Scarnicci che in quella sede ricordava i tre richiami dell’ANAC-Autorità Nazionale Anticorruzione sulla scorretta formulazione della gara di appalto. Per i modi: alla nostra richiesta sulle motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale a portare avanti la gara nonostante i rilievi dell’Anac, il Sindaco Vadi non ha trovato di meglio che addossare agli Uffici Comunali le responsabilità di quella che agli occhi di tutti è stata una chiara scelta politica ostinatamente perseguita e rivelatasi poi fallimentare”.
“Quello che la prima cittadina, nel corso del consiglio comunale aperto sul Tempio Crematorio, disegnava come un servizio di vicinato al cittadino, un approccio di prossimità alle esigenze della popolazione, è stato dichiarato nella sentenza del Tar come un intervento costoso, non remunerativo per le parti e sproporzionato alle esigenze della popolazione e contestualmente il bando di gara è stato considerato scorretto esattamente come indicato da Anac. Quanto la costruzione del Tempio crematorio fosse frutto di un processo partecipativo e fosse avvertito come necessario dai cittadini lo aveva dimostrato la raccolta delle oltre 3500 firme, che sono state uno schiaffo alla ‘scelta Politica’ dell’Amministrazione Comunale”.
“Alla fine i vincitori, in questo esempio di gestione ‘dal Palazzo e per il Palazzo’, per fortuna finito con un nulla di fatto, sono i cittadini del Comitato Aria Pulita: grazie al loro coraggio ed al loro lavoro meritorio per la comunità, l’Amministrazione Comunale è stata costretta a fare un passo indietro rispetto ad un scellerata scelta per la nostra comunità – concludono le Liste Civiche – La sentenza del TAR avversa alla gara, e quindi vantaggiosa per i cittadini, purtroppo potrebbe aprire una stagione di contenziosi in relazione a possibili richieste di risarcimento danni da parte dei concorrenti, e questo sarebbe una beffa per i cittadini che coraggiosamente si sono opposti a scelte politiche sconsiderate che altri pensavano di poter prendere per loro“.
Soddisfatto anche il Movimento 5 Stelle, con il segretario provinciale Tommaso Pierazzi che evidenzia come con questa decisione abbiano vinto la tutela dell’ambiente e il buon senso. “Apprendiamo con estrema soddisfazione la Delibera di Giunta che revoca in autotutela la “proposta di project financing per la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione di un tempio crematorio” dichiara Pierazzi.
“È stata una battaglia lunga che ha visto coinvolto da subito solo il Movimento 5 Stelle, quando ancora nessuno ne aveva compreso bene le possibili ricadute negative per l’ambiente e per i cittadini. Non siamo mai stati contro il servizio, ma ci siamo sempre opposti a dove doveva sorgere la struttura. San Giovanni Valdarno negli anni ha già pagato un prezzo molto alto in termini ambientali per le tante decisioni scellerate della Regione e della Provincia. Questa volta che la delibera spettava al Comune, non si poteva cedere ai soli calcoli economici”.
“Vorrei ricordare l’impegno del Movimento 5 stelle sangiovannese in comune con le prime interrogazioni in consiglio comunale già tre anni fa e la successiva mozione preparata per essere presentata in Regione che di fatto con la sua approvazione all’unanimità ha portato ad un blocco temporaneo di tutti i nuovi progetti toscani. Oggi non ha vinto il Movinento 5 Stelle, ma tutta la comunità” conclude Pierazzi.