Dei veri “acrobati del taglio”, pronti a intervenire per prevenire la caduta degli alberi lungo i corsi d’acqua. È un piano ad hoc quello messo a punto dal Consorzio 2 Alto Valdarno che, dopo aver eseguito la manutenzione ordinaria sui tratti programmati, sta attuando un progetto per eliminare le alberature di alto fusto, instabili per età, dimensioni e stato di salute nel Comune di Figline e Incisa. Sono esemplari che, sotto la sollecitazione del vento o di piogge intense, tipiche della stagione tardo autunnale, potrebbero cadere all’improvviso, compromettendo il funzionamento del corso d’acqua, danneggiando le sponde e andando ad interferire con altre infrastrutture importanti.
L’operazione è partita dal Borro del Valico, affluente del Cesto, che attraversa la frazione di Ponte agli Stolli, dove oltre alla manutenzione ordinaria ripetuta annualmente, a valle del ponte, il Consorzio 2 Alto Valdarno – con il via libera dell’Autorità Idraulica – ha ritenuto opportuno gestire un leccio di grandi dimensioni con evidente scalzamento dell’apparato radicale. Verificata l’impossibilità di utilizzare la piattaforma aerea, infatti, per portare a termine la rimozione sono entrate in azione squadre “speciali”, formate da tree climbers, operai specializzati che, con l’ausilio di corde e funi, eseguono gli abbattimenti in arrampicata.
“Con questa tecnica è possibile raggiungere ogni punto dell’albero. Entrando all’interno della chioma, la pianta viene smontata un pezzo dopo l’altro, ramo per ramo. Le parti tagliate vengono posizionate su un’area messa in sicurezza e successivamente trattate in modo tradizionale. Il lavoro viene svolto in gran parte in quota e gli operatori devono essere specificatamente formati”, spiega l’ingegner Beatrice Lanusini, referente di zona del Settore Difesa Idrogeologica del Consorzio 2 Alto Valdarno. Oltre all’intervento sul Borro del Valico, la stessa tecnica è stata utilizzata per rimuovere altre alberature pericolanti, a valle dell’abitato di Ponte agli Stolli, sul Torrente del Cesto, a monte della cascata del Molino.
Sempre nel comune di Figline e Incisa Valdarno sono state rimosse alcune alberature inclinate sul borro di Sant’Andrea, lungo la Provinciale 16, all’altezza della tenuta Il Palagio. Inoltre nel versante fiorentino sono previsti interventi analoghi sul Torrente Resco nel comune di Reggello all’altezza dell’abitato di Cascia. “Solo pochi giorni fa le forti raffiche di vento hanno causato diversi problemi per la caduta di alberature già in condizioni precarie – commenta Serena Stefani, Presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno -. L’operazione di taglio delle piante in condizioni instabili, che abbiamo programmato in aggiunta alla manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, ha scopo preventivo. Rami e alberi in condizioni precarie, sollecitati dalle condizioni meteo tipiche del periodo, possono amplificare o generare il rischio di allagamenti e alluvioni. Il nostro compito è proprio questo: valutare la situazione e cercare di prevedere e quindi prevenire eventuali possibili criticità”.
“Quanto ai lavori già svolti sul territorio comunale di Figline e Incisa Valdarno – spiega l’assessore all’Ambiente, Paolo Bianchini – si tratta di un’altra operazione di triangolazione e passaggio di informazioni tra enti, che lavorano insieme per stabilire gli interventi più urgenti e dettare le priorità di azione. In particolare, per quanto Ponte agli Stolli, come Comune abbiamo accolto alcune segnalazioni e richieste arrivate dai cittadini e fatto da tramite, nell’ottica di garantire la sicurezza dell’alveo e delle alberature circostanti”.