“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.” un pilastro fondamentale quello esposto nell’articolo 4 della Costituzione italiana, un principio che, però, non sempre viene rispettato nella realtà. Al tema della sicurezza e della prevenzione è dedicato il convegno “Istituzioni, imprese, lavoratori per la sicurezza sui luoghi di lavoro” svoltosi questa mattina al teatro Excelsior di Reggello.
Una sala gremita per ascoltare la testimonianza e l’appello di Paola Batignani, moglie di Alessandro Rosi, l’operaio reggellese che perse la vita il 9 agosto dello scorso anno in una acciaieria di Cremona. Proprio durante l’incontro è stata presentata l’associazione a lui intitolata. “Il simbolo dell’associazione è composto da un gancio di una gru per ricordarci la passione che Ale metteva nel suo lavoro, e l’albero della vita, per sottolineare quanto è preziosa e quanto è importante amarla” così si esprime Paola nel suo messaggio commovente. “Vogliamo sensibilizzare quante più persone possibili e condannare la strage di persone che muoiono al lavoro, una piaga che non vogliamo più tollerare”.
A prendere la parola è stato il Sindaco di Reggello, Cristiano Benucci che esprime la vicinanza dell’amministrazione comunale alla famiglia di Alessandro Rosi e ha posto l’attenzione sul problema culturale e sulla scarsa comprensione dell’importanza delle norme per la tutela dei lavoratori. “La sicurezza non deve essere vista come un costo, bensì come una risorsa” dichiara il Primo Cittadino. Alla tavola ha partecipato anche Renzo Berti, dirigente del servizio Prevenzione della Azienda Sanitaria Toscana Centro, che critica l’approccio statistico con il quale si fa riferimento alle morti bianche, tralasciando in secondo piano la sofferenza delle famiglie, non solo numeri, ma persone, con il loro bagaglio di sogni, speranze del futuro. Inoltre, pone l’accento sugli investimenti nella prevenzione: “I controlli servono, ma non sono sufficienti se non si crea un sistema integrato di garanzia per i lavoratori.”
Riccardo Sabatini, responsabile Ambiente e Sicurezza CNA Firenze Metropolitana, ha confermato il dato sulla diminuzione degli infortuni, ma purtroppo fra questi, sono aumentati quelli mortali. “Serve un’alleanza fra le forze sociali, le istituzioni, i rappresentanti delle varie categorie, verso un argomento così preminente non possono esserci divisioni” ha dichiarato. A conclusione gli interventi di Giacomo Borselli Coordinatore Area Sicurezza e Ambiente di Confindustria Firenze, Paola Galgani Segretario Generale CDLM CGIL Firenze e Fabio Franchi Segretario Cisl Firenze Prato. All’interno del teatro è allestita la toccante mostra fotografica dal titolo “Persone e non numeri- Parole e immagini di chi ha perso la vita sul lavoro” a cura dell’Associazione Ruggero Toffolutti, il 32enne rimasto vittima alla Magona di Piombino.