I capigruppo di maggioranza del consiglio comunale di Figline e Incisa – Umberto Ciucchi (Per Figline e Incisa in Azione), Laura Orpelli (PD) e Silvia Lapi (Insieme in Comune) – hanno sottoscritto la petizione per la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Serristori promossa dal Calcit Valdarno Fiorentino e dall’associazione Salviamo il Serristori. I capigruppo hanno espresso la loro posizione in una nota congiunta, ribadendo anche la richiesta rivolta a Regione e Asl di ripristinare i servizi del presidio figlinese una volta terminata l’emergenza sanitaria.
“La richiesta di riapertura dei servizi ospedalieri e con essi del Pronto Soccorso presso il Serristori rimane punto fondamentale della nostra maggioranza nei confronti della Regione Toscana e dell’Azienda sanitaria Toscana Centro – dichiarano Ciucchi, Orpelli e Lapi – S’impone la riapertura di un tavolo di confronto che, a partire dagli impegni presi da Regione ed Asl nel recente passato, riaffermi la volontà di procedere alla riapertura delle specialistiche, del day servizi, dei reparti di degenza e chirurgia, di diagnostica e di Pronto Soccorso. Da questa premessa, sarà più facile definire un crono programma che stabilisca, anche alla luce dell’auspicabile superamento dell’emergenza Covid, i tempi di riapertura del Pronto Soccorso così come quella di tutte le altre prestazioni sanitarie espletabili nel nostro Ospedale”.
“È opportuno sottolineare come i gruppi di maggioranza consiliare a Figline e Incisa considerino i 2,8 milioni di euro stanziati sui fondi del Pnrr per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità un fatto certamente positivo. Se qualcuno volesse sostenere, strumentalmente, che l’apertura dell’Ospedale di Comunità all’interno della struttura del Serristori, unitamente all’erogazione degli altri servizi fin qui programmati, possa essere propedeutica ad un possibile superamento del Serristori come ospedale di 1° Livello, non ha appreso il quadro generale e la differenza che insiste tra Ospedale di Comunità e quello di primo livello, comprendendo quindi che possono coesistere perché atti a funzioni differenti. La logica di un Ospedale di comunità presso il Serristori, con 20 posti letto per cure intermedie oggi assenti sul nostro territorio, ma assolutamente fondamentali per i nostri cittadini, ha l’obiettivo di integrare e non di sostituire le funzioni proprie dell’Ospedale Serristori su cui continueremo la battaglia per il potenziamento”.
“Non accettiamo retrocessioni sulle spalle delle famiglie della nostra vallata” ribadiscono i capogruppo. “Le forze di maggioranza e l’amministrazione comunale, consapevoli che la competenza in ambito sanitario spetti alla Regione sono impegnate con tutte le loro forze a determinare il rispetto degli impegni assunti dalla Regione Toscana e dalla Ausl Toscana Centro riguardo la riapertura del Pronto Soccorso e riteniamo la sottoscrizione della petizione, promossa dal CALCIT, Associazione Salviamo il Serristori e altre realtà della Città, il rafforzamento di un fronte unitario fra istituzioni e cittadini per rivendicare il diritto alla salute di questo territorio rappresentato prioritariamente dalla salvaguardia dell’Ospedale Serristori”.