Manifestazione sì, ma senza corteo. In pieno rispetto delle misure anti contagio e delle norme di sicurezza, l’iniziativa in difesa dell’ospedale Serristori di Figline in programma per domani, venerdì 26 giugno alle ore 21, vedrà una variazione. Come spiegato dai Cobas, la manifestazione, invece del corteo annunciato che dal presidio ospedaliero sarebbe dovuto arrivare fino in piazza Ficino, vivrà di due momenti: uno organizzato nel piazzale dell’ospedale e successivamente nel centro storico figlinese.
“Solo ieri siamo stati informati da carabinieri e questura che a causa delle ultime manifestazioni con cortei avvenute su tutto il territorio nazionale, svoltesi a briglia sciolta e senza tenere conto delle disposizioni di legge emanate per il contrasto alla diffusione del coronavirus, non era possibile fare il corteo, ma solo manifestazione” illustrano i Cobas in una nota. “Nonostante che il Direttore Generale Morello avesse chiuso per pura “casualità” una delle strade principali di accesso all’ospedale Serristori, con l’evidente intenzione di bloccare l’evento di massa, abbiamo deciso e concordato di articolare la manifestazione in due momenti”.
Il primo prevede un ritrovo “con presidio statico nel Piazzale dell’Ospedale/Piazza XXV Aprile con striscioni, bandiere, fiaccole e lettura della piattaforma – proseguono i Cobas – un secondo momento conclusivo in Piazza Marsilio Ficino. Al centro della piazza nell’ottica del presidio statico sarà organizzato un flash mob dai lavoratori, con fiaccolate e con comizio dei promotori, tutto nel rigoroso rispetto delle normative. Esprimiamo soddisfazione per l’adesione e partecipazione dei sindaci del Valdarno Fiorentino – Mugnai, Benucci, Lorenzini – e di tantissimi cittadini, reti associazioni e partiti che stanno arrivando in questo momento e che ci stanno esprimendo condivisione e solidarietà”.
“Rivolgiamo un nuovo appello alla partecipazione popolare, unico modo per contrastare lo smantellamento dell’Ospedale Serristori e battere l’arroganza del Direttore Generale Morello e della stessa Regione Toscana, Rossi e Saccardi” conclude il comunicato.