I Cobas tornano a intervenire sulla situazione dell’ospedale Serristori di Figline. Dopo l’annuncio dell’arrivo di 4 milioni di fondi Pnrr per realizzare una Casa e un Ospedale di Comunità, il sindacato di base critica la mancanza di prospettive per il rilancio del presidio.
“Se qualcuno si aspettava a seguito della terza/quarta ondata pandemica, un colpo di scena sul rilancio/potenziamento/riqualificazione del presidio ospedaliero Serristori, e il conseguente rafforzamento dei servizi e attività socio sanitarie e distrettuali con relativo invio di personale appositamente dedicato al Serristori (medici, infermieri, tecnici sanitari, oss) per garantire in sicurezza la continuità diagnostica e analitica strumentale, terapeutica assistenziale e riabilitativa, allo smaltimento delle liste di attesa, alla reinternalizzazione di attività cedute a costi esorbitanti al cosiddetto privato sociale, dopo la sceneggiata messa in essere dalla maggioranza del consiglio comunale di Figline Incisa che comunicava urbi et orbi manifestazioni popolari contro le scelte regionali e della azienda USL Toscana Centro per fermare lo smantellamento, ne rimarrà nuovamente deluso” dichiarano i Cobas.
“L’ennesimo ‘pistolotto’ della sindaca Mugnai, a fronte del protagonismo incisivo della sindaca di Montevarchi e del sindaco di Cavriglia sulla gestione regionale della sanità nei propri territori, si è rivelato un bluff dal solito sapore propagandistico che non ha neppure l’accortezza di nascondere l’evidenza di un presidio ospedaliero fatto a brandelli e ulteriormente precarizzato e indebolito: vedi chiusura delle sale operatorie , del reparto di chirurgia, trasferimento coattivo del personale infermieristico dal Serristori all’ospedale S.M. Annunziata, trasferimento dei 26 pazienti dializzati negativi al covid in altre strutture. Mentre il direttore generale Morello annunciava la riconversione dell’ospedale Serristori in struttura covid”.
“Ma non finisce qui: l’affabulazione della Sindaca Mugnai continua nel ridicolo quando annuncia l’arrivo di 4 milioni di euro dal Pnrr per gli investimenti progettuali, con oltre 1 milione per la Casa di Comunità – spartito tra Reggello e Figline Incisa – e 2,8 milioni di euro per l’Ospedale di Comunità dentro le rovine del presidio ospedaliero Serristori. Sarà un caso che la stessa somma di 2,8 milioni di euro dichiarati sia pari a quella a suo tempo prevista per il presidio ospedaliero Serristori nel patto territoriale del 2014. Soldi mai visti e investiti – proseguono i Cobas – La chicca finale riguarda la nuova dichiarazione di impegno per la riapertura delle sale operatorie, reparto di chirurgia, 30 posti letto di Medicina e ad integrazione altri 20 posti letto per l’apertura di una struttura intermedia con soli infermieri presenti e l’impegno con la USL Toscana Centro per la riapertura del PS H24 che lo stesso direttore generale dottor Morello in risposta ad una interrogazione regionale del Gruppo 5 Stelle, il 28 dicembre scorso, contrariamente affermava formalmente l’intenzione di andare avanti per la sua strada sul Punto di Primo Soccorso aperto sulle 12H con l’utilizzo improprio del 118. Una scelta pericolosa, socialmente inaccettabile e inattuabile.Come Cobas P.I. Usl Toscana Centro non ci stiamo e ne denunciamo le falsità, pronti ad una nuova mobilitazione” conclude il sindacato di base.