L’Ausl Toscana Centro si è espressa in merito alla situazione dell’ospedale Serristori di Figline comunicando in una nota che a seguito dell’attuale stato di emergenza, considerati i volumi di attività e le risorse di personale disponibili, alcune terapie oncologiche infusive del Day Hospital del presidio sono state temporaneamente ad altro ospedale.
“Si tratta di una riorganizzazione limitata al periodo di attuale emergenza – sottolinea l’Azienda Sanitaria – e riguarderà un numero totale di 18-20 pazienti fra oncologici ed ematologici, che potranno continuare ad essere trattati al meglio e in sicurezza. Nello specifico sono state spostate al Day Hospital del Santa Maria Annunziata alcune terapie oncologiche infusive e le terapie oncoematologiche sono effettuate al Day Hospital del San Giovanni di Dio (sede della Struttura di Oncoematologia) o all’ospedale Santa Maria Annunziata (sede della direzione del Dipartimento Oncologico) sulla base della preferenza del paziente. I due Day Hospital fanno parte degli specifici settori protetti No-Covid dei rispettivi ospedali”.
Presso il Day Hospital del Serristori rimangono garantite tutte le altre attività sia oncologiche che ematologiche, tra cui chemioterapie orali, terapie di supporto infusionale, alcune delle terapie oncologiche infusive, terapie trasfusive, tutta l’attività ambulatoriale e relativa presa in carico del paziente. Rimane garantito inoltre il mantenimento dell’attività di diagnostica bioptica oncologica. Lo specialista oncoematologo rimarrà in servizio presso il Serristori dal lunedi al venerdì e uno dei medici oncologi opererà temporaneamente anche presso il Santa Maria Annunziata, per seguire direttamente i pazienti provenienti dal Serristori.
“Mi preme sottolineare – dichiara Luisa Fioretto, direttore dipartimento di oncologia della Ausl Toscana Centro – che l’attività di oncologia e oncoematologia nell’ambito di tutto il Dipartimento, a fronte dello stato di emergenza Covid, non è stata ridotta. Sono stati ridisegnati alcuni percorsi e messe in atto specifiche misure, a tutela dei pazienti per garantire il proseguimento delle cure in piena sicurezza. Viene mantenuta la presa in carico del paziente anche con modalità di collegamento alternative: in tal senso, grazie al sostegno del Calcit Barberino-Tavarnelle gli operatori sono stati forniti di strumenti per videochiamate. Il Calcit Valdarno Fiorentino, che da sempre sostiene l’attività oncologica del Serristori – aggiunge Fioretto – si è reso disponibile a fornire un contributo economico volto ad affrontare l’eventuale disagio per i pazienti del Serristori”. Appena terminata l’emergenza COVID 19, sarà assicurata la completa e consueta ripresa di tutte le attività oncologiche presso l’ospedale Serristori.