“Serve chiarezza sullo studio di fattibilità del secondo ponte sull’Arno in Valdarno. Il PD non svicoli dalle sue responsabilità”. A dichiararlo è Elisa Tozzi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia. In una nota la consigliera valdarnese spiega che “abbiamo certezza (oltre che la relativa documentazione) che lo studio di fattibilità sul secondo ponte è stato consegnato alla città metropolitana già ad aprile 2024 ed è costato, alla Regione, 200 mila euro. Oggi si apprende che ne dovremmo aggiungere, come Regione, altri 40 mila per non meglio precisati ‘approfondimenti’ (come annunciato ieri dal consigliere regionale dem, Cristiano Benucci ndr). Mi chiedo quanto ancora occorrerà attendere per avere un quadro chiaro sulla fattibilità di un’opera attesa da decenni sul nostro territorio”.
“Perché il Pd gioca alle tre carte?” si domanda Tozzi, che chiede che i risultati di questo studio “siano quanto meno resi noti, poiché è inutile finanziare l’ennesimo studio di fattibilità con il rischio che resti ancora ‘lettera morta’ senza un impegno sul finanziamento dell’opera. Ho chiesto che la Regione Toscana si impegni a cercare sin da ora i finanziamenti per l’opera, anche valutando di utilizzare i fondi Fesr europei, destinati agli investimenti, utilizzando quelle risorse liberate anche grazie ai fondi di sviluppo e coesione riconosciuti dal governo Meloni alla Toscana. Ci è stato risposto che è prematuro l’impegno perché non sappiamo il costo; ma il costo dell’opera è scritto nero su bianco nello studio: sono 18 milioni. Quindi ci sarebbero in realtà già le basi, se il Pd regionale vorrà, per fare un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di quest’opera”.
Secondo la consigliera di FdI, dunque, “alle enunciazioni di principio dovrebbero seguire i fatti e quindi non capiamo questo ennesimo diniego a dare impulso all’opera, pur dichiarandosi favorevoli. Il Valdarno ha visto troppe promesse e pochi fatti negli ultimi decenni”.