Si chiama “Soccorso educativo” il progetto iniziato la scorsa settimana a San Giovanni Valdarno, un’iniziativa che si pone l’obiettivo di sostenere nel loro percorso scolastico tutti quei ragazzi con difficoltà di apprendimento o a rischio abbandono degli studi. Il progetto nasce da una forte rete che vede la sinergia tra istituzioni pubbliche e la società civile: un patto che unisce il Comune di San Giovanni Valdarno, gli istituti scolastici e il mondo del volontariato locale.
“Il progetto del soccorso educativo, nato grazie alla collaborazione fra istituzioni e associazionismo, è maturato insieme alla consapevolezza delle ripercussioni pesanti causate dalla sospensione delle attività educative e didattiche in presenza che si è verificata durante i diversi periodi di lockdown dal marzo 2020 a oggi, necessaria per contenere l’emergenza sanitaria – illustra l’assessore all’istruzione e alle politiche sociali, Nadia Garuglieri – Il faticoso alternarsi tra periodi didattici in presenza e brusche interruzioni dovute alla gestione delle quarantene per il contagio da Covid, rischia di radicare profondamente le disuguaglianze già esistenti, in particolare quelle legate a fragilità e profonde diversità tra studenti che hanno o meno accesso a strumenti tecnologici e competenze, il cosiddetto digital divide, e situazioni familiari a rischio di povertà educativa ed economica”.
Quello del “Soccorso educativo” era un piano già approvato dalla giunta lo scorso 3 novembre, ma a causa dell’emergenza sanitaria è stato più volte posticipato. Nei giorni scorsi, invece, il circolo Arci Giuseppe Simonti in località Ponte alle Forche ha accolto i primi studenti. Ogni mercoledì e venerdì pomeriggio saranno ospitati i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, dalle 14:30 fino alle 16, mentre dalle 16:30 alle 18 toccherà a quelli della scuola secondaria; insieme a loro gli educatori del Comune e i volontari pronti ad aiutare chi è più in difficoltà nel capire le lezioni o fare i compiti a casa. “Siamo consapevoli che partire con un progetto di supporto scolastico a maggio non porterà grandi frutti agli studenti per l’anno scolastico in corso, ma abbiamo valutato importante far comunque partire il progetto per dare un segnale di attenzione verso un bisogno di sostegno educativo che nella nostra comunità sta diventando sempre più urgente – conclude Garuglieri – Per questo l’offerta educativa continuerà anche nel periodo estivo, con i centri estivi che, anche questo anno, saranno promossi dall’amministrazione comunale. E per il nuovo anno scolastico speriamo che la situazione sanitaria non sia più emergenziale in modo da poter organizzare e realizzare questo progetto fin dall’inizio delle attività scolastiche”.