Prima seduta ufficiale per il nuovo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno. A seguito delle elezioni amministrative degli scorsi 8 e 9 giugno, i cittadini hanno assistito ieri sera in piazza Cavour all’insediamento dei neo eletti consiglieri tra i banchi di maggioranza e opposizione.
Tra le file del centrosinistra, che guiderà la città del Marzocco per i prossimi cinque anni, sono stati nominati Damiri Francesca Bron, Andrea Nosi, Pierpaola Melchiori, Roberta Girolami, Lorenzo Martellini, Stefano Cuccoli, Elena Spadaccio, Benedetta Bidini, Marco Bandini e Tessa Mugnai. I consiglieri Elena Spadaccio e Marco Bandini come primo e secondo dei non eletti, hanno preso posto in Consiglio a seguito delle dimissioni di Laura Ermini e Alberto Marziali. A occupare invece i posti dell’opposizione sono Lisa Vannelli (candidata a sindaco per la coalizione civica), Nicola Coppola, Gianna Camiciottoli, Marco Meacci, Stella Scarnicci e Vittorio Tinagli (candidato a sindaco per la coalizione supportata dai partiti di centrodestra).
Valentina Vadi, riconfermata dalle urne sindaca per il suo secondo mandato, ha formalmente presentato giuramento sulla Costituzione italiana, di fronte ai consiglieri e dei numerosi sangiovannesi che hanno assistito alla prima convocazione del parlamentino cittadino. La prima parte della seduta è stata condotta dal consigliere anziano, Stefano Cuccoli, che, a dispetto della giovane età, ha ottenuto il numero più alto di preferenze individuali alle urne sommate al numero di voti ottenuto dalla lista di appartenenza. Suo il compito di comunicare la costituzione dei gruppi consiliari, la loro composizione e la presidenza. La maggioranza ha presentato i gruppi Centro Sinistra per San Giovanni il cui capogruppo è Marco Bandini e Alleanza Verdi sinistra la cui capogruppo è Damiri Francesca Bron. La minoranza ha comunicato il gruppo Liste civiche sangiovannesi per Lisa Vannelli con capogruppo Lisa Vannelli e Centro Destra per San Giovanni il cui capogruppo è Vittorio Tinagli.
Come da articolo 20 del regolamento del Consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, in seguito alla presentazione del documento di intesa istituzionale contenente le proposte di candidatura, sono stati eletti, per alzata di mano e all’unanimità, Lorenzo Martellini, della lista “Valentina Vadi sindaco”, presidente del consiglio comunale e Gianna Camicciottoli, della lista “Lisa Vannelli sindaco”, vice presidente del consiglio comunale. Poi la parola è passata al primo cittadino Valentina Vadi che ha ufficializzato la composizione della giunta comunale fra conferme e nuovi volti.
“Ritengo – ha dichiarato il sindaco prima di annunciare i nomi degli assessori – che queste figure, con le relative competenze professionali ed esperienze maturate, possano essere i collaboratori adeguati per realizzare i punti programmatici”. La giunta del “Vadi-bis” sarà così composta dalla sindaca, che gestirà le deleghe che riguardano programmazione, attuazione fondi Pnrr, opere strategiche, reperimento risorse e contributi, politiche per lo sviluppo economico (commercio e attività produttive), politiche per lo sviluppo, il recupero e la riqualificazione del Centro Storico, rapporti con i quartieri e promozione dei quartieri, sicurezza urbana, sanità, affari generali, protezione civile.
Lorenzo Cursi, vicesindaco e assessore con deleghe a opere pubbliche, infrastrutture, pianificazione strategica, rigenerazione urbana, sistemi della viabilità e della mobilità, edilizia, urbanistica, messa in sicurezza idrogeologica del territorio e difesa del suolo, efficientamento energetico, comunità energetiche, bilancio, entrate, semplificazione burocratica. Laura Ermini, assessore con deleghe all’ambiente, ciclo dei rifiuti e transizione ecologica, qualità dell’aria, sport, diritti e pari opportunità, patrimonio, partecipate, politiche per la casa, parcheggi, politiche dell’istruzione e servizi educativi per l’infanzia, Polizia Municipale. Fabio Franchi, assessore con deleghe a cultura, promozione e valorizzazione del territorio, turismo, eventi, relazioni internazionali, gemellaggi e cooperazione internazionale, comunicazione e Punto Amico, università e istruzione superiore. Alberto Marziali, assessore con deleghe a politiche sociali, politiche giovanili, partecipazione e cittadinanza attiva, beni comuni, reti e infrastrutture informatiche, innovazione tecnologica e informatica, manutenzione, verde pubblico, decoro urbano, personale e risorse umane, organizzazione e innovazione funzionale dell’Ente. Infine Massimo Pellegrini, neo assessore con deleghe a attività produttive, commercio, riqualificazione, promozione e valorizzazione commerciale del centro storico.
Il sindaco ha quindi presentato le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. “Il lavoro amministrativo che è stato fatto nella precedente consiliatura, dal 2019 al 2024, considerando anche il terribile biennio della pandemia che ha fermato le attività pubbliche ma non la capacità progettuale dell’Ente – le parole del sindaco Valentina Vadi – ci ha permesso di conseguire risultati importanti per la nostra città e ha ridato e rafforzato la fiducia dei nostri cittadini e delle imprese sulla qualità del vivere e operare a San Giovanni. I cinque anni passati sono stati, grazie agli interventi effettuati, anni di ‘cerniera’ tra la risoluzione di criticità risalenti nel tempo e l’impostazione di politiche ed azioni per il futuro (Borgo Arnolfo e Teatro Comunale, solo per fare un esempio). La prossima consiliatura non sarà solo la conferma, la prosecuzione e l’implementazione delle politiche attuate nei cinque anni passati, ma una legislatura che dovrà anche, inevitabilmente, guardare e costruire concretamente il futuro di tutti noi”.
Poi il primo cittadino ha analizzato i singoli temi programmatici specificando strategie e obiettivi in relazione a ambiente, governo e cura del territorio urbano, fiume Arno, cultura, formazione e istruzione, attività produttive, commercio, terziario e servizi, politiche sociali, inclusione, sicurezza urbana, politiche per i giovani, strutture sportive, macchina comunale, partecipazione. “Sono convinta – ha poi proseguito il sindaco – che quanto fatto in questi cinque anni, e quanto saremo in grado di fare nei prossimi cinque, i tanti progetti messi a punto, le fonti di finanziamento intercettate, con le opere già concluse, con i cantieri aperti e con quelli che si apriranno nei prossimi mesi, renderanno più moderna, innovativa, attrattiva per gli investimenti, solidale, più sicura e più sostenibile la nostra città, pronta ad affrontare le sfide che si presenteranno. Questi cinque anni ed i successivi consentiranno a San Giovanni Valdarno di fronteggiare a testa alta, con un ruolo ed una vocazione definiti ed un volto nuovo, i cambiamenti epocali che attendono tutti noi in un futuro non troppo lontano”.
“Ringrazio quanti si sono prodigati ed hanno lavorato per arrivare all’obiettivo dell’accordo istituzionale per la elezione, all’unanimità, del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale – che saluto e a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro: con questo passaggio istituzionale abbiamo dato una segnale forte, di ‘pacificazione’ dopo la campagna elettorale, alla nostra comunità cittadina riunita numerosa intorno a noi, stasera, ed è questo un auspicio significativo per il futuro della consiliatura che sta cominciando. Da parte mia, nell’ambito del Consiglio Comunale, vi sarà sempre la disponibilità massima a collaborare, in spirito costruttivo, con le minoranze nell’obiettivo del bene comune per la nostra città. Le istituzioni sono importanti, vanno rispettate, difese e tutelate, sempre, perché sono lo strumento che ci consente di vivere insieme, come uomini e donne, e come comunità. Nelle istituzioni non si sta mai a titolo personale, ne dobbiamo essere custodi attenti e generosi, pronti a lasciarle nelle mani di chi verrà dopo di noi, nella consapevolezza che le istituzioni debbano conservarsi nel tempo a garanzia del bene pubblico, non noi che, pro tempore, le governiamo. Svolgerò e porterò avanti il mio mandato politico ed istituzionale nei prossimi cinque anni, garantendo, per quanto sarà nelle mie facoltà e possibilità, che gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, siano rimossi. La politica, per me, è sogno è, e deve continuare a essere, la speranza di lasciare una realtà migliore a chi vivrà dopo di me. Sono convinta che una ‘buona politica’, un ‘buon governo del territorio’ siano il dono più bello che si possa consegnare alle generazioni future, ed è questo che mi spinge ad intraprendere con fiducia e coraggio questo secondo mandato da sindaco”.