Dopo le perplessità sulle modalità di azione sollevate dal gruppo di opposizione del Partito Democratico, è il sindaco stesso Silvia Chiassai a illustrare nel dettaglio quelli che sono i lavori e le finalità dell’intervento di riqualificazione avviato nell’area di Piazza Donatori di Sangue, di fronte alla stazione di Montevarchi. Il progetto, che prevede la trasformazione delle vasche vuote in tre aiuole, è promosso dall’Amministrazione comunale, ma supportato dal fondamentale sostegno di aziende private del territorio grazie alle possibilità concesse dal Regolamento sulle sponsorizzazioni. Sicures Srl, Ilaria Pericoli Atelier e Massini e Gori Srl si sono presi in carico la realizzazione delle opere e anche i costi di manutenzione fino al 2021, mentre la Floricoltura Extra di Bartolini Giovanni si occupa sinergicamente della fornitura del terriccio e della corteccia di pino per gli allestimenti.
“Un progetto importante – interviene il sindaco Chiassai – che afferma una visione diversa, moderna e più funzionale al decoro della città di cui l’Amministrazione comunale è particolarmente orgogliosa perché ancora una volta ha visto la collaborazione fattiva con i privati manifestando il loro impegno per la valorizzazione del patrimonio pubblico. Un esempio per tutti i cittadini. Abbiamo dovuto ripensare all’esistenza delle vasche con le fontane per problemi complessi e cronici di malfunzionamento dell’impiantistica già rilevati ben 4 anni fa”.
Criticità che, come ricorda il primo cittadino, prevedevano ingenti costi di intervento in quanto “le stime di spesa pervenute ai nostri uffici sono state di 50mila euro, a cui sommare i costi di 7.400 euro sostenuti ogni anno per la sola energia elettrica e altri 5.000 euro all’anno per la manutenzione ordinaria delle vasche. Non solo, abbiamo ascoltato i residenti che da anni lamentavano i disagi per il rumore prodotto dalle tre fontane e diversi episodi di uso indecoroso dell’acqua da parte delle persone. Le spese insostenibili sono una cruda realtà che un’amministrazione seria deve considerare gestendo il denaro pubblico e agendo in prospettiva. Ma tengo soprattutto a ribadire l’immagine nuova che la realizzazione delle aiuole darà a questo luogo di accesso e di incontro di Montevarchi ottenuto in perfetta sinergia con l’impegno e la generosità dei privati”.
L’allestimento delle tre aiuole vedrà il posizionamento di 6 piante di Taxus Baccata, dell’altezza di circa 1 metro, tradizionalmente usate per realizzare i giardini all’italiana; 140 piante di Rosmarino prostrato; 180 piante di rose paesaggistiche, posizionate nel bottone centrale delle aiuole, mentre altre 70 piante di Abelia Rupestris, insieme al Rosmarino, saranno collocate al perimetro delle tre opere. Già realizzato anche l’impianto di irrigazione per le piante.