I militari della stazione dei Carabinieri Forestali di Reggello hanno fermato nel corso della serata dell’8 ottobre un bracconiere, reo di aver ucciso un capriolo in un orario non consentito e al di fuori del periodo di caccia previsto dal Regolamento regionale in materia faunistico venatoria.
La segnalazione è arrivata direttamente da alcuni cittadini che, notando l’intensificarsi di spari notturni, hanno allertato le autorità che subito si sono attivate in controlli anti bracconaggio. Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, la pattuglia dei Carabinieri forestali era posizionata sulla strada provinciale “Setteponti”, nei pressi della frazione di Canova nel Comune di Reggello, dove ha notato sopraggiungere a forte velocità un’auto proveniente da Pian di Scò. Il mezzo ha poi imboccato una strada di campagna, già nota ai militari per attività illegali di bracconaggio. Dopo circa 15 minuti di attesa, si è sentito distintamente uno sparo provenire dall’area sorvegliata da cui, poco dopo, è risalito il veicolo.
La pattuglia ha quindi proceduto a fermare il mezzo, identificando il guidatore e notando al suo fianco, posizionato sul sedile del passeggero, un fucile fuori custodia, svariate cartucce sul cruscotto e trovando nella bauliera un sacco nero dove era stato infilato l’esemplare di ungulato appesa ucciso. L’animale è stato cacciato utilizzando un’arma ad anima liscia e munizionamento spezzato, quindi con mezzi non ammessi. I militari hanno dunque posto sotto sequestro penale il fucile Beretta calibro 20, delle munizioni a munizionamento intero e spezzato, nonché il il bossolo esploso e la carcassa del capriolo maschio abbattuto. Il bracconiere è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e a suo carico verranno comminate sanzioni amministrative per oltre 2.000 euro.