Una marcia per sensibilizzare i cittadini e portare avanti la protesta contro il possibile progetto di asfaltatura delle montagne. È questa la nuova iniziativa lanciata dalle associazioni e dai professionisti che fanno parte del gruppo contro l’asfaltatura del crinale del Pratomagno. Dopo gli incontri pubblici a Poppi e Loro Ciuffenna, nonché la raccolta firme online che ha superato le 4mila firme, per sabato 11 maggio è fissata una camminata di protesta. La manifestazione sul Pratomagno si inserisce in una manifestazione più ampia che proprio sabato 11 maggio coinvolgerà nelle loro zone anche attivisti, cittadini e associazioni dei comitati delle Apuane, della Valle del Serchio, della Montagna Pistoiese e dell’Alto Mugello
Due i possibili punti di partenza per i manifestanti: un percorso in direzione nord con partenza alle 8:30 dal rifugio Secchieta, e uno in direzione sud con partenza alle 10 dal tunnel del Pratomagno. Il ritrovo è fissato a mezzogiorno lungo la strada di crinale all’altezza dell’incrocio per Bagni di Cetica.
“Esistono attualmente almeno 5 campagne di protesta della società civile che interessano diversi settori delle montagne della Toscana, dalle Alpi Apuane fino al Pratomagno – si legge in una nota diffusa dagli organizzatori – Le Apuane, rilievi che vengono, sempre più, letteralmente sbriciolati e consumati per soddisfare un lucroso mercato del lusso che beneficia pochi, nonostante siano un parco regionale, rappresentano senza dubbio il caso più iconico ed eclatante di sfruttamento distruttivo e insostenibile delle montagne nella regione (addirittura un caso a livello internazionale). Le altre ragioni di protesta si focalizzano contro lo sviluppo ecologicamente, economicamente e paesaggisticamente insostenibile di aree naturali protette di valore nazionale ed internazionale: vanno dall’opposizione alla costruzione di una strada forestale nel cuore dell’Oasi dell’Orrido di Botri in media Valle del Serchio alla costruzione della funivia Doganaccia-Corno alle Scale sulla Montagna Pistoiese; dal tristemente famoso impianto industriale eolico di Monte Giogo di Villore in Mugello all’asfaltatura della strada di crinale del Pratomagno”.
“Tutti progetti scriteriati e miopi di natura speculativa ai danni delle sempre più rare risorse comuni naturali, ecologiche e paesaggistiche. Interventi decisi a tavolino sulla testa della gente, per il profitto di pochi e ai danni delle generazioni che verranno, ignorando ed aggirando sistematicamente i vincoli delle aree protette e dei piani paesaggistici – proseguono i manifestanti – In aperto contrasto con quelli che sono i moderni principi di sviluppo sostenibile enunciati dall’Agenda 2030 dell’Onu che sono ormai saldamente parte del comune sentire della maggioranza dei cittadini. Sullo sfondo un!idea diffusa del fare a qualsiasi costo cementificando o asfaltando luoghi fragili per trasformarli in zone dall’aspetto di suburbia e periferia urbana. È necessario che la politica, che rappresenta la comunità, recuperi il governo efficace di proposte che vadano a favore dell’interesse primario della maggioranza. Per questi motivi i comitati delle Apuane, della Valle del Serchio, della Montagna Pistoiese, dell’Alto Mugello e del Pratomagno, hanno organizzato per sabato 11 maggio una serie di eventi di protesta, simultanei e coordinati, sulle rispettive montagne sotto forma di passeggiate ed escursioni. Per gridare forte e chiaro a chi governa la Toscana che l!ambiente montano è un bene comune fondamentale, un bene tanto più prezioso e da tutelare efficacemente in un’epoca di emergenze climatiche e rischi idrogeologici in aumento esponenziale”.