C’è anche Castelfranco Piandiscò tra i “Paesi custodi del Tartufo” in Italia. Il comune valdarnese è una tra le prime Amministrazioni, insieme a quelle di Baschi e di Frontone (Pesaro-Urbino) a sottoscrivere il protocollo d’intesa con l’Accademia Italiana del Tartufo. L’obiettivo è la preservazione di un prodotto tipico, amato e apprezzato anche in Valdarno, promuovendolo a livello internazionale.
Quello di “Paese custode del Tartufo” è un riconoscimento di qualità ambientale e turistico-culturale, assegnato a Castelfranco Piandiscò e agli altri due comuni lo scorso 25 gennaio a Urbino, durante la cerimonia di sigla del protocollo presso l’Oratorio della Cattedrale di Urbino. Presenti insieme al Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, Gianpaolo Vallardi, l’Assessore alla Tutela del Territorio e al Turismo, Caterina Galli, e l’Assessore alla Cultura Angela Fortunato.
Durante l’incontro è intervenuto anche l’Onorevole Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali che, a sua volta, ha avuto occasione di sposare con convinzione l’iniziativa. Questo riconoscimento dell’Accademia Italiana del Tartufo viene rilasciato ai Comuni che si distinguono in azioni realizzate a favore della valorizzazione e tutela del tartufo, della sua biodiversità, anche attraverso il virtuoso recupero di zone abbandonate e terreni incolti, con la creazione di ecosistemi sostenibili.
“Con la firma del protocollo il nostro Comune si impegna nell’attuare politiche di valorizzazione di questo prodotto, non solo attraverso iniziative di promozione ma soprattutto con agevolazioni, riqualificazioni e sostegno ai giovani agricoltori del nostro territorio” afferma l’Assessore Galli. Custodire il Tartufo quindi per custodire tradizione e cultura. “Un importante impegno preso dal nostro Comune, per contribuire a promuovere questo tipico prodotto italiano e tanto apprezzato anche nel nostro territorio pur non avendo una specifica tradizione in merito.” Commenta il Vicesindaco e Assessore Fortunato, e continua “Siamo onorati di essere tra i primi Comuni del Paese a diventare custodi del Tartufo, e auspichiamo che altre Amministrazioni si uniscano in questa impresa.”