Continua a tener banco la realizzazione della nuova piscina comunale di Figline. Il Comitato per la difesa e la valorizzazione del Parco Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa interviene a seguito delle recenti dichiarazioni rilasciate dal vicesindaco di Figline e Incisa Enrico Buoncompagni, che ha spiegato i motivi che hanno portato a individuare in una porzione del parco cittadino il luogo adatto per la costruzione del nuovo impianto.
Spiegazioni che trovano in disaccordo il Comitato, che evidenzia come la realizzazione di una nuova piscina coperta in un’ampia porzione del parco ne comprometterebbe l’integrità, il valore e la fruibilità e annuncia inoltre attraverso le parole della presidente Cristina Farri di aver dato il via a tutte le valutazioni necessarie per impugnare gli atti finora adottati dal Comune. “Il comitato contesta in primis tutte le motivazioni addotte dal vice sindaco per giustificare una scelta fatta senza nessun preventivo confronto con la collettività che da trent’anni apprezza e frequenta il parco – si legge in una nota dell’avvocato Farri – La buona politica, quella a servizio dei cittadini che il vice sindaco dice di voler fare, prima si confronta con la collettività, e poi presenta i progetti. Discutere dopo che un progetto è stato approvato e finanziato non è dialettica ma arroganza politica, e il Comitato respinge al mittente la proposta di un confronto fatto con tali metodologie”.
“Pertanto il comitato informa la cittadinanza e l’ opinione pubblica di Figline e Incisa che sono in corso presso uno studio legale fiorentino, supportato da un consulente urbanistico, tutte le valutazioni necessarie per impugnare gli atti finora adottati dal Comune e quelli consequenziali di fronte alla giustizia amministrativa” prosegue la presidente del Comitato, che sottolinea come “l’opposizione alla realizzazione dell’opera è fondata sull’esigenza di preservare interessi di carattere generale e non privato, a salvaguardia di un bene pubblico di grande valore. Dai documenti finalmente messi a disposizione del Comitato sembra inoltre che le motivazioni che stanno alla base del progetto non siano congrue rispetto agli obiettivi del Pnrr e all’assetto urbanistico dell’area interessata. Vi sono allegazioni documentali e fotografiche che non corrispondono alla realtà e che saranno impugnate dinanzi a tutti gli organi giudiziari competenti”.
Un problema quello sollevato dal Comitato che, come sottolinea Farri, riguarda tutta la popolazione del Comune e non solo dei cittadini residenti nell’area. “Si tratta infatti di tutelare interessi di rilevanza pubblica – conclude la presidente – Il Comitato invita perciò tutte le cittadine ed i cittadini interessati a sostenere le proprie azioni. Vi terremo informati costantemente sull’andamento delle nostre iniziative anche con una pagina Facebook che sarà a giorni attiva”.