È un Venturino Venturi inedito quello che fino al prossimo 28 maggio, sarà possibile ammirare nella biblioteca comunale Marsilio Ficino di Figline. Oggi pomeriggio è stata inaugurata “Minimalia”, una mostra dedicata al grande maestro valdarnese in occasione del ventennale della sua scomparsa. Dodici litografie inedite, che per i prossimi due mesi saranno ammirabili dal pubblico grazie all’iniziativa che ha visto la collaborazione del Comune di Figline e Incisa con il Museo e l’Archivio Venturino Venturi di Loro Ciuffenna.
“Ho accettato molto volentieri l’invito da parte dell’amministrazione comunale di Figline e Incisa e della biblioteca Ficino, con la quale non è la prima volta che collaboriamo – spiega la dottoressa Lucia Fiaschi, direttrice del Museo Venturino Venturi e curatrice dell’archivio – L’idea di portare Venturino in biblioteca, un luogo frequentato da giovani e da studenti, mi è sembrata di grande interesse, con una serie di litografie che hanno la grazia delle cose semplici”.
Le opere risalgono agli anni Ottanta, periodo in cui l’artista tornò ad abitare in Valdarno, a Loro Ciuffenna. “Le ho chiamate ‘Minimalia’ perché sono piccoli colloqui che lui ha tenuto con la realtà quotidiana e quello che rende la vita migliore – prosegue la dottoressa Fiaschi – I temi sono quelli dei bambini che giocano, la mamma con il bambino, le ciliegie, i paesaggi, la vita di tutti i giorni insomma, quella per cui alle volte siamo distratti perché ci sembra normale ma ormai abbiamo imparato bene come questa normalità in un attimo possa sparire. Viva quindi le cose semplici e le ‘Minimalia’, una serie che espongo per la prima volta: mi è sembrato ora il momento giusto di renderla pubblica”.
Soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale locale, come traspare dalle parole dell’assessore alla cultura Dario Picchioni. “È un’occasione speciale perché ci consente di esporre nella nostra biblioteca, rendendole per la prima volta visibili al pubblico, dodici litografie di Venturino Venturi permettendoci di valorizzare l’arte e la produzione artistica dei grandi maestri che hanno vissuto nel nostro territorio nel secolo scorso”.
“Un’opportunità che come amministrazione comunale ci rende molto orgogliosi – aggiunge l’assessore Picchioni – ovviamente un ringraziamento speciale va, al di là dei nostri dipendenti che hanno reso possibile questo, all’Archivio Venturino Venturi e alla nipote del maestro Lucia Fiaschi che si è resa subito disponibile per questa collaborazione e dare vita a un qualcosa a beneficio della cultura e dei tanti ragazzi che frequentano la biblioteca per studiare e aggregarsi. È giusto che in questi luoghi ci sia l’arte e artisti come Venturino Venturi”.
Il pomeriggio di oggi non ha visto protagonista l’arte di Venturino Venturi, ma anche quella del fumetto. La biblioteca ficino ha presentato “Le avventure di Dantino”, progetto scritto da Silvio Biagi e illustrato da Alice Rovai, edito da Maria Margherita Bulgarini. Il volume vede protagonista Dantino, che come il più ben celebre Sommo Poeta, si lancia in un fantastico viaggio che dall’Inferno lo porterà su su fino al Paradiso, transitando dal Purgatorio. Un’avventura da ricordare per i più piccoli (e non solo), facendoli avvicinare a uno dei grandi classici della letteratura italiana.
“Dantino è nato quasi per caso, l’idea era di trasformare l’arcigna figura di Dante Alighieri che intraprende il viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso – spiega Alice Rovai – L’ho fatto attraverso lo stile di disegno giapponese ‘chibi’, che ha fattezze morbide e dolci. Poi è arrivato Silvio, che ci ha dato il testo. Ognuno poi può immaginarsi il proprio ‘Dantino’, non ci deve essere paura di affrontare i grandi del passato”.
“Mi sono cimentato in questa impresa, rivelatasi molto divertente, che è quella di dare a Dantino una storia che di fatto è il viaggio di Dante però attraverso la prospettiva di un bambino – spiega Silvio Biagi – Abbiamo così scelto la fiaba, in cui questo bambino con tutte le sue emozioni affronta situazioni difficili fino a raggiungere il Paradiso, accompagnato da Virgilio e Beatrice. La scommessa è che tutti possono pensare sulle orme di Dantino il proprio di viaggio, senza il timore di avvicinarsi a questa opera grandiosa che è la Divina Commedia e sentendosene protagonista e per farlo serve avere un po’ l’animo da bambino”.