Campagna

La Toscana che coltiviamo non si è mai fermata


Durata del Psr Feasr 2014-2020 prorogata fino al 31 dicembre 2022 e risorse del recovery fund post crisi covid-19 (European recovery investment del Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020).  I bandi Psr Feasr 2014-2020 attualmente aperti. Le opportunità e i bandi che saranno aperte entro la fine del 2020. Le misure per contrastare la crisi derivante dall'emergenza sanitaria

ll Programma di sviluppo rurale del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2020 continua a sostenere l’agricoltura toscana che anche in questo periodo di emergenza sanitaria ha lavorato senza sosta, fornendo a tutti noi prodotti agricoli e agroalimentari di qualità per le nostre tavole.
L’agro-alimentare toscano è una realtà produttiva fatta da oltre 45.000 aziende agricole alle quali si aggiungono le circa 3.200 imprese agro-industriali.
Una realtà fortemente competitiva, con servizi altamente innovativi, che porta sulle nostre tavole prodotti di alta qualità tra cui 91 denominazioni fra DOP, IGP, STG e 461 prodotti agroalimentari tradizionali.

Le risorse del Psr feasr Toscana 2014-2020 sono state tutte allocate.

In evidenza: prolungata la durata dei programmi di sviluppo rurale sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) fino al 31 dicembre 2022

Il Regolamento (Ue) n. 2020/2220 del 23 dicembre 2020, cosiddetto regolamento di estensione, ha modificato il Regolamento (UE) n. 1305/2013 (versione vigente 1.1.2021) prolungando il periodo di durata dei programmi di sviluppo rurale sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) fino al 31 dicembre 2022.

Gli Stati membri hanno la possibilità di

  • finanziare i programmi prorogati attingendo alla corrispondente dotazione di bilancio per gli anni 2021 e 2022 (risorse del Quadro finanziario pluriennale Qfp) e hanno a disposizione anche le risorse aggiuntive del fondo per la ripresa dalla crisi post covid-19, EURI EUropean Recovery Investment, istituito dal "Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi covid-19", utilizzando le risorse per attuare misure a norma del Regolamento (UE) n. 1305/2013 con l’obiettivo di far fronte all’impatto della crisi covid-19 e alle sue conseguenze per il settore agricolo e le zone rurali dell’Unione.

Poiché non si è ancora concluso a livello nazionale il negoziato per definire la metodologia di riparto delle risorse assegnate all’Italia fra le diverse regioni e province autonome, non è ancora certa la quota di risorse che sarà assegnata al Programma di aviluppo rurale della Regione Toscana per la programmazione delle due annualità 2021 e 2022.
Al momento quindi non è possibile programmare i bandi che usciranno nelle due annualità 2021-2022. Non appena possibile, ne sarà data evidenza nella specifica sezione "cronoprogramma dei bandi in uscita".


La Toscana ha saputo avviare un modello di agricoltura sostenibile, più rispettoso dell’ambiente, della biodiversità, e che ha voluto puntare sul presidio dei territori svantaggiati, sullo sviluppo e sull'inclusione sociale nelle zone rurali.

L’agricoltura rappresenta infatti un valore ben superiore al suo specifico peso economico, contribuendo a caratterizzare e a far riconoscere la regione Toscana come un modello territoriale e paesaggistico/culturale unico e di pregio, riconosciuto a tutti i livelli.

Attualmente il valore aggiunto di agricoltura e agroalimentare ammonta a 3,5 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi (pari al 65%) è riferito alla sola agricoltura.

È questa la realtà che, nonostante il periodo di emergenza sanitaria dovuto al covid-19, l'agricoltura toscana ha continuato a mantenere. L’agricoltura in Toscana non si è fermata e ha continuato a fornire ai consumatori prodotti e servizi di qualità, ha continuato a presidiare il territorio e a salvaguardarne le risorse, a dimostrazione della grande resilienza del settore agricolo, forestale e agroalimentare toscano.

Ed è sempre questa la realtà che l'attuazione del Programma di sviluppo rurale Feasr 2014-2020 della Regione Toscana ha continuato a sostenere in questi mesi difficili per tutti, tramite le risorse programmate, che qui di seguito vengono suddivise per priorità:

PRIORITÀ

Risorse programmate 2014-2020 (in euro)

2: potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura, anche con tecnologie innovative e la gestione sostenibile delle foreste

209.571.954,00

3: promuovere la filiera alimentare, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi

189.262.416,00

4: preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi legati all’agricoltura e alla silvicoltura

302.487.874,00

5: incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima

136.291.786,00

6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

97.103.860,00

Altro (assistenza tecnica e misure discontinue)

14.702.332,72

 

Totale

949.420.222,72

 

La dotazione finanziaria del Psr Feasr Toscana è suddivisa in priorità e misure. Fa eccezione solo la priorità 1 (innovazione e conoscenze): si tratta di una priorità trasversale a tutte le altre, cui concorrono le misure 1 (formazione e informazione), 2 (consulenza) e 16 (cooperazione) e, come tale, non ha una propria dotazione finanziaria, in quanto la corrispondente dotazione finanziaria è già inserita nelle specifiche priorità delle misure stesse.

 

 


Sono molte le opportunità / i bandi attualmente aperti che possono dare un aiuto al settore agricolo, agroalimentare e forestale e molti sono i bandi che stanno per uscire.

E’ chiaro che le soluzioni di sostegno per l'agricoltura in questo momento di crisi non possono essere risolte soltanto con le risorse disponibili del Psr, che comunque può contribuire a sostenere le imprese nei limiti delle disponibilità utili. Il sostegno al settore è stato fornito anche attraverso un pacchetto di interventi di natura procedurale che hanno comunque la finalità di aiutare le imprese in difficoltà e di contenere i danni economici causati dall’emergenza sanitaria. Si tratta di proroghe, deroghe, semplificazioni procedurali e amministrative che possono comunque essere di aiuto sia per chi deve ancora presentare domanda di aiuto, sia per i beneficiari che possono ottenere velocizzazioni nei pagamenti.

Al di fuori del Psr Feasr 2014-2020, vi sono poi altre specifiche misure nazionali e regionali di sostegno economico per le imprese del settore agricolo, agroalimentare e forestale.

Per rimanere aggiornato su tutte le novità del Psr Toscana iscriviti alla newsletter.

 

Le misure che la Regione Toscana ha messo in atto in ambito Psr Feasr per contrastare la crisi derivante dall’emergenza sanitaria

 

Oltre ai bandi, la giunta regionale, l’autorità di gestione del Psr Feasr , gli altri settori regionali della direzione agricoltura che gestiscono il Psr e Artea  hanno approvato alcuni atti per aiutare le imprese beneficiarie del Psr in difficoltà e contenere così i danni economici causati dall’emergenza sanitaria:

  1. sospensione dal 23 febbraio 2020 al 15 maggio 2020 (termine posticipato al 15 maggio a seguito dell’emanazione del DL 8 aprile 2020 n. 23) dei termini stabiliti da bandi, procedure negoziali, contratti, atti di assegnazione dei contributi e relativi ad adempimenti a carico dei beneficiari, non scaduti alla data del 23 febbraio 2020, senza necessità di presentazione di specifica istanza. La delibera prevede dunque che tutti gli atti in essere (non scaduti alla data del 23 febbraio) abbiano una sospensione di 83 giorni;
     
  2. adozione di procedure di liquidazione semplificate per i soggetti che hanno presentato o presenteranno domanda a titolo di anticipo o Stato di avanzamento lavori (Sal) fino al 30 aprile 2021 (data prorogata dalla sopra citata delibera n. 68 dell'8 novembre 2021) che consentano pagamenti fino all’80% di quanto richiesto (fino all’80% del contributo concesso nel caso di richiesta di anticipo coperta da fidejussione da parte delle imprese), fatte salve in ogni caso le disposizioni comunitarie previste per i singoli fondi europei in materia di anticipi (che per il PSR prevedono il 50%), facendo solo le verifiche di regolarità contributiva e di antimafia, rinviando a fasi successive gli ulteriori controlli documentali previsti.
    Per i pagamenti a titoli di Sal non è richiesta la presentazione di fidejussione. Su tale punto si precisa che, con riferimento al Psr Feasr in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, gli anticipi rimangono al 50%.
    Una importante semplificazione deriva dal fatto che in questa fase le verifiche documentali sono relative solo alla regolarità contributiva e all’antimafia, rinviando gli altri controlli in fase successiva;
  3. aggiornamento dei cronoprogrammi dei bandi e delle procedure negoziali, con particolare riferimento ai tempi di pubblicazione e di scadenza degli avvisi. Su tale aspetto si precisa che già con la decisione n. 41 del 9 marzo 2020 di cui sopra e con la delibera n. 506 del 14 aprile 2020 (si veda dopo) sono state prorogate sia le scadenze dei bandi aperti, sia l’uscita dei bandi previsti nel primo semestre 2020, per dare maggiori opportunità di investimento alle imprese;
     
  4. accelerazione delle modifiche in corso dei Programmi regionali sui fondi comunitari e la rimodulazione dei piani finanziari: su tale aspetto si precisa che è in corso una modifica del Piano finanziario del PSR volta anche ad aiutare le aziende in questa fase emergenziale;
     
  5. sospensione dei provvedimenti di revoca sia totale che parziale.

Eventuali aggiornamenti possono essere previsti al fine di recepire le novità intercorse con l’approvazione della legge 27 del 24 aprile 2020 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da coivd-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi"(conversione del decreto Cura Italia).

  • proroga dei termini dei bandi (sottomisura 8.3, sottomisura 8.6, sottomisura 3.2, sottomisura 2.1 e pacchetto giovani) e posticipo dell’uscita di nuovi bandi, per consentire a tutti i potenziali beneficiari di presentare le domande di aiuto: decisione n. 41 del 9 marzo 2020 e delibera 506 del 14 aprile 2020.

    >>> Maggiori informazioni
     
  • proroga dei termini al 31 maggio 2020 per la presentazione della relazione annuale da parte dei Distretti rurali riconosciuti a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19, per dare modo alle assemblee di riunirsi ed approvare le rispettive relazioni.
     
  • proroga al 31 luglio 2021 del termine per presentare le domande di pagamento a saldo per quanto riguarda il bando per il sostegno alla formazione professionale (annualità 2016, sottomisura 1.1): decreto dirigenziale 5008 del 3 aprile 2020

    >>> Maggiori informazioni
     
  • pacchetto per garantire procedure più snelle e pagamenti più rapidi per i contributi legati ai bandi del Programma di sviluppo rurale messo a punto da Artea, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per rispondere alle esigenze legate all’emergenza coronavirus, semplificando le procedure sui controlli: circolare Artea n. 11 del 26 marzo 2020

    leggi il comunicato stampa
     
  • modifica del bando a sostegno delle attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno (annualità 2019 - bando della sottomisura 3.2) per inserire nuove voci di spesa, adeguandole a specifiche attività di promozione da svolgere anche online, in alternativa ad altre che, in ottemperanza alle misure di contenimento sanitario imposte dal governo nazionale, non possono essere regolarmente svolte: decreto dirigenziale n. 5692 del 21 aprile 2020

    >>> Maggiori informazioni
     
  • attivazione della formazione a distanza (fad) in agricoltura (sottomisura 1.1), sostitutiva delle sole attività teoriche d'aula e in compresenza, per tutte le attività in corso di svolgimento e di prossima attivazione, consentendo la possibilità di erogare formazione o informazione a distanza, anche se tale modalità non era stata prevista in sede di progettazione: decreto 6181 del 28 aprile 2020

    >>> Maggiori informazioni

  • consentita la presentazione tardiva delle domande di pagamento fino al 10 luglio senza applicazione delle penalità, per il mantenimento del biologico, i trascinamenti delle misure agro-climatico-ambientali e forestali e le indennità compensative, a seguito della dichiarazione della sussistenza di causa di forza maggiore/circostanza eccezionale per la pandemia da covid 19: delibera di giunta n. 701 dell'8 giugno 2020.

>>> Maggiori informazioni >>

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Durata del Psr Feasr 2014-2020 prorogata fino al 31 dicembre 2022 e risorse del recovery fund post crisi covid-19 (European recovery investment del Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020).  I bandi Psr Feasr 2014-2020 attualmente aperti. Le opportunità e i bandi che saranno aperte entro la fine del 2020. Le misure per contrastare la crisi derivante dall'emergenza sanitaria

ll Programma di sviluppo rurale del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2020 continua a sostenere l’agricoltura toscana che anche in questo periodo di emergenza sanitaria ha lavorato senza sosta, fornendo a tutti noi prodotti agricoli e agroalimentari di qualità per le nostre tavole.
L’agro-alimentare toscano è una realtà produttiva fatta da oltre 45.000 aziende agricole alle quali si aggiungono le circa 3.200 imprese agro-industriali.
Una realtà fortemente competitiva, con servizi altamente innovativi, che porta sulle nostre tavole prodotti di alta qualità tra cui 91 denominazioni fra DOP, IGP, STG e 461 prodotti agroalimentari tradizionali.

Le risorse del Psr feasr Toscana 2014-2020 sono state tutte allocate.

In evidenza: prolungata la durata dei programmi di sviluppo rurale sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) fino al 31 dicembre 2022

Il Regolamento (Ue) n. 2020/2220 del 23 dicembre 2020, cosiddetto regolamento di estensione, ha modificato il Regolamento (UE) n. 1305/2013 (versione vigente 1.1.2021) prolungando il periodo di durata dei programmi di sviluppo rurale sostenuti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) fino al 31 dicembre 2022.

Gli Stati membri hanno la possibilità di

  • finanziare i programmi prorogati attingendo alla corrispondente dotazione di bilancio per gli anni 2021 e 2022 (risorse del Quadro finanziario pluriennale Qfp) e hanno a disposizione anche le risorse aggiuntive del fondo per la ripresa dalla crisi post covid-19, EURI EUropean Recovery Investment, istituito dal "Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi covid-19", utilizzando le risorse per attuare misure a norma del Regolamento (UE) n. 1305/2013 con l’obiettivo di far fronte all’impatto della crisi covid-19 e alle sue conseguenze per il settore agricolo e le zone rurali dell’Unione.

Poiché non si è ancora concluso a livello nazionale il negoziato per definire la metodologia di riparto delle risorse assegnate all’Italia fra le diverse regioni e province autonome, non è ancora certa la quota di risorse che sarà assegnata al Programma di aviluppo rurale della Regione Toscana per la programmazione delle due annualità 2021 e 2022.
Al momento quindi non è possibile programmare i bandi che usciranno nelle due annualità 2021-2022. Non appena possibile, ne sarà data evidenza nella specifica sezione "cronoprogramma dei bandi in uscita".


La Toscana ha saputo avviare un modello di agricoltura sostenibile, più rispettoso dell’ambiente, della biodiversità, e che ha voluto puntare sul presidio dei territori svantaggiati, sullo sviluppo e sull'inclusione sociale nelle zone rurali.

L’agricoltura rappresenta infatti un valore ben superiore al suo specifico peso economico, contribuendo a caratterizzare e a far riconoscere la regione Toscana come un modello territoriale e paesaggistico/culturale unico e di pregio, riconosciuto a tutti i livelli.

Attualmente il valore aggiunto di agricoltura e agroalimentare ammonta a 3,5 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi (pari al 65%) è riferito alla sola agricoltura.

È questa la realtà che, nonostante il periodo di emergenza sanitaria dovuto al covid-19, l'agricoltura toscana ha continuato a mantenere. L’agricoltura in Toscana non si è fermata e ha continuato a fornire ai consumatori prodotti e servizi di qualità, ha continuato a presidiare il territorio e a salvaguardarne le risorse, a dimostrazione della grande resilienza del settore agricolo, forestale e agroalimentare toscano.

Ed è sempre questa la realtà che l'attuazione del Programma di sviluppo rurale Feasr 2014-2020 della Regione Toscana ha continuato a sostenere in questi mesi difficili per tutti, tramite le risorse programmate, che qui di seguito vengono suddivise per priorità:

PRIORITÀ

Risorse programmate 2014-2020 (in euro)

2: potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura, anche con tecnologie innovative e la gestione sostenibile delle foreste

209.571.954,00

3: promuovere la filiera alimentare, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi

189.262.416,00

4: preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi legati all’agricoltura e alla silvicoltura

302.487.874,00

5: incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima

136.291.786,00

6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

97.103.860,00

Altro (assistenza tecnica e misure discontinue)

14.702.332,72

 

Totale

949.420.222,72

 

La dotazione finanziaria del Psr Feasr Toscana è suddivisa in priorità e misure. Fa eccezione solo la priorità 1 (innovazione e conoscenze): si tratta di una priorità trasversale a tutte le altre, cui concorrono le misure 1 (formazione e informazione), 2 (consulenza) e 16 (cooperazione) e, come tale, non ha una propria dotazione finanziaria, in quanto la corrispondente dotazione finanziaria è già inserita nelle specifiche priorità delle misure stesse.

 

 


Sono molte le opportunità / i bandi attualmente aperti che possono dare un aiuto al settore agricolo, agroalimentare e forestale e molti sono i bandi che stanno per uscire.

E’ chiaro che le soluzioni di sostegno per l'agricoltura in questo momento di crisi non possono essere risolte soltanto con le risorse disponibili del Psr, che comunque può contribuire a sostenere le imprese nei limiti delle disponibilità utili. Il sostegno al settore è stato fornito anche attraverso un pacchetto di interventi di natura procedurale che hanno comunque la finalità di aiutare le imprese in difficoltà e di contenere i danni economici causati dall’emergenza sanitaria. Si tratta di proroghe, deroghe, semplificazioni procedurali e amministrative che possono comunque essere di aiuto sia per chi deve ancora presentare domanda di aiuto, sia per i beneficiari che possono ottenere velocizzazioni nei pagamenti.

Al di fuori del Psr Feasr 2014-2020, vi sono poi altre specifiche misure nazionali e regionali di sostegno economico per le imprese del settore agricolo, agroalimentare e forestale.

Per rimanere aggiornato su tutte le novità del Psr Toscana iscriviti alla newsletter.

 

Le misure che la Regione Toscana ha messo in atto in ambito Psr Feasr per contrastare la crisi derivante dall’emergenza sanitaria

 

Oltre ai bandi, la giunta regionale, l’autorità di gestione del Psr Feasr , gli altri settori regionali della direzione agricoltura che gestiscono il Psr e Artea  hanno approvato alcuni atti per aiutare le imprese beneficiarie del Psr in difficoltà e contenere così i danni economici causati dall’emergenza sanitaria:

  1. sospensione dal 23 febbraio 2020 al 15 maggio 2020 (termine posticipato al 15 maggio a seguito dell’emanazione del DL 8 aprile 2020 n. 23) dei termini stabiliti da bandi, procedure negoziali, contratti, atti di assegnazione dei contributi e relativi ad adempimenti a carico dei beneficiari, non scaduti alla data del 23 febbraio 2020, senza necessità di presentazione di specifica istanza. La delibera prevede dunque che tutti gli atti in essere (non scaduti alla data del 23 febbraio) abbiano una sospensione di 83 giorni;
     
  2. adozione di procedure di liquidazione semplificate per i soggetti che hanno presentato o presenteranno domanda a titolo di anticipo o Stato di avanzamento lavori (Sal) fino al 30 aprile 2021 (data prorogata dalla sopra citata delibera n. 68 dell'8 novembre 2021) che consentano pagamenti fino all’80% di quanto richiesto (fino all’80% del contributo concesso nel caso di richiesta di anticipo coperta da fidejussione da parte delle imprese), fatte salve in ogni caso le disposizioni comunitarie previste per i singoli fondi europei in materia di anticipi (che per il PSR prevedono il 50%), facendo solo le verifiche di regolarità contributiva e di antimafia, rinviando a fasi successive gli ulteriori controlli documentali previsti.
    Per i pagamenti a titoli di Sal non è richiesta la presentazione di fidejussione. Su tale punto si precisa che, con riferimento al Psr Feasr in ottemperanza alle disposizioni comunitarie, gli anticipi rimangono al 50%.
    Una importante semplificazione deriva dal fatto che in questa fase le verifiche documentali sono relative solo alla regolarità contributiva e all’antimafia, rinviando gli altri controlli in fase successiva;
  3. aggiornamento dei cronoprogrammi dei bandi e delle procedure negoziali, con particolare riferimento ai tempi di pubblicazione e di scadenza degli avvisi. Su tale aspetto si precisa che già con la decisione n. 41 del 9 marzo 2020 di cui sopra e con la delibera n. 506 del 14 aprile 2020 (si veda dopo) sono state prorogate sia le scadenze dei bandi aperti, sia l’uscita dei bandi previsti nel primo semestre 2020, per dare maggiori opportunità di investimento alle imprese;
     
  4. accelerazione delle modifiche in corso dei Programmi regionali sui fondi comunitari e la rimodulazione dei piani finanziari: su tale aspetto si precisa che è in corso una modifica del Piano finanziario del PSR volta anche ad aiutare le aziende in questa fase emergenziale;
     
  5. sospensione dei provvedimenti di revoca sia totale che parziale.

Eventuali aggiornamenti possono essere previsti al fine di recepire le novità intercorse con l’approvazione della legge 27 del 24 aprile 2020 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da coivd-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi"(conversione del decreto Cura Italia).

  • proroga dei termini dei bandi (sottomisura 8.3, sottomisura 8.6, sottomisura 3.2, sottomisura 2.1 e pacchetto giovani) e posticipo dell’uscita di nuovi bandi, per consentire a tutti i potenziali beneficiari di presentare le domande di aiuto: decisione n. 41 del 9 marzo 2020 e delibera 506 del 14 aprile 2020.

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  • proroga dei termini al 31 maggio 2020 per la presentazione della relazione annuale da parte dei Distretti rurali riconosciuti a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19, per dare modo alle assemblee di riunirsi ed approvare le rispettive relazioni.
     
  • proroga al 31 luglio 2021 del termine per presentare le domande di pagamento a saldo per quanto riguarda il bando per il sostegno alla formazione professionale (annualità 2016, sottomisura 1.1): decreto dirigenziale 5008 del 3 aprile 2020

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  • pacchetto per garantire procedure più snelle e pagamenti più rapidi per i contributi legati ai bandi del Programma di sviluppo rurale messo a punto da Artea, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per rispondere alle esigenze legate all’emergenza coronavirus, semplificando le procedure sui controlli: circolare Artea n. 11 del 26 marzo 2020

    leggi il comunicato stampa
     
  • modifica del bando a sostegno delle attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno (annualità 2019 - bando della sottomisura 3.2) per inserire nuove voci di spesa, adeguandole a specifiche attività di promozione da svolgere anche online, in alternativa ad altre che, in ottemperanza alle misure di contenimento sanitario imposte dal governo nazionale, non possono essere regolarmente svolte: decreto dirigenziale n. 5692 del 21 aprile 2020

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  • attivazione della formazione a distanza (fad) in agricoltura (sottomisura 1.1), sostitutiva delle sole attività teoriche d'aula e in compresenza, per tutte le attività in corso di svolgimento e di prossima attivazione, consentendo la possibilità di erogare formazione o informazione a distanza, anche se tale modalità non era stata prevista in sede di progettazione: decreto 6181 del 28 aprile 2020

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  • consentita la presentazione tardiva delle domande di pagamento fino al 10 luglio senza applicazione delle penalità, per il mantenimento del biologico, i trascinamenti delle misure agro-climatico-ambientali e forestali e le indennità compensative, a seguito della dichiarazione della sussistenza di causa di forza maggiore/circostanza eccezionale per la pandemia da covid 19: delibera di giunta n. 701 dell'8 giugno 2020.

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Aggiornato al:
05.03.2024
Article ID:
24952343