Non ci sarà alcuna soppressione di una classe di prima media di Levane con la conseguente creazione di una sezione da 30 alunni. A seguito del confronto tra l’ufficio scolastico provinciale, la dirigente scolastica e il sindaco di Montevarchi, è stata trovata una soluzione soddisfacente per l’Istituto Mochi.
“Il rischio per la formazione delle cosiddette classi pollaio è purtroppo un problema generalizzato a causa della progressiva diminuzione delle nascite nel nostro Paese – afferma il primo cittadino Silvia Chiassai Martini – Non solo, a tutto ciò, in questo anno e mezzo dobbiamo aggiungere il disagio e le difficoltà affrontate dal mondo scolastico in pandemia e la necessità di garantire all’interno degli ambienti il rispetto delle misure anticovid e il distanziamento. Per questo motivo, pur avendo ben presente che la questione rientrava nella competenza dell’autonomia scolastica, mi sono fatta portavoce in sinergia con la dirigente del Mochi per trovare una soluzione che portasse allo sdoppiamento di una sezione e alla formazione di 3 prime medie, con un numero di alunni contenuti. Un risultato che è stato raggiunto in piena collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e con grande senso di responsabilità da parte di tutti”.
“Questa soluzione non è stata possibile per la Primaria di Levane in quanto il numero degli iscritti ha consentito la formazione di due classi prime – prosegue il sindaco – Mi rammarico che questo impegno, portato avanti nelle sedi opportune, sia stato oggetto di una propaganda politica approssimativa che non si muove mai per dare un sostegno alla comunità ma per creare allarmismi di cui non abbiamo bisogno soprattutto in questo periodo così complicato. Il Sindaco, la dirigente scolastica, i genitori e l’amministrazione scolastica si stavano adoperando da tempo per ottenere la condizione migliore per gli alunni di Levane. Purtroppo, al solo fine di screditare l’operato di questa amministrazione comunale c’è chi non si fa alcuno scrupolo di utilizzare la scuola e i bambini per agitare gli animi senza mai approfondire o informarsi adeguatamente su quanto sta succedendo nel territorio. I fatti per fortuna parlano da soli”.