Presentazione in Palazzo d’Arnolfo a San Giovanni Valdarno dell’avanzamento frolle opere connesse e funzionali alla realizzazione della terza corsia sul tratto della A1 compreso tra i caselli di Incisa e Valdarno. Sono tre i progetti che riguarderanno il territorio di San Giovanni Valdarno:
- La realizzazione di un sottopasso ciclopedonale nel tratto autostradale in Lungarno Fratelli Cervi, in prossimità dello svincolo con la SR69, a completamento della pista ciclabile della Badiola;
- La realizzazione di una rotatoria alla intersezione tra Lungarno Guido Reni e la SR69;
- La realizzazione di una passerella ciclopedonale di attraversamento del fiume Arno che collegherà il quartiere Oltrarno al resto del territorio comunale.
A presentare le tre opere, l’assessore regionale alla mobilità, Vincenzo Ceccarelli, il referente Aspi Autostrade, ingegner Furio Cruciani, insieme al sindaco, Valentina Vadi e all’assessore alle infrastrutture e ai lavori pubblici Francesco Pellegrini. Dopo che lo scorso anno, sempre nel mese di luglio, si era concluso l’iter di individuazione delle opere di compensazione anche per il Comune di San Giovanni Valdarno, questa mattina Autostrade per l’Italia ha presentato lo stato di avanzamento di questi tre interventi. La progettazione, l’investimento e la realizzazione delle opere sono interamente a carico di Autostrade, mentre la Regione Toscana ha un ruolo di supervisione e controllo.
Le tre opere avranno la finalità di migliorare il traffico in entrata e in uscita dal casello autostradale, oltre ovviamente a migliorare la viabilità del territorio sangiovannese. Analizzando nel dettaglio i tre progetti, secondo quanto illustrato nel corso della conferenza stampa dall’ingegner Cruciani, la passerella ciclopedonale sarà una struttura che affiancherà l’attuale ponte Ipazia, dando continuità ad assi viari già esistenti. Al momento sono al vaglio due proposte per la sua realizzazione, la scelta definitiva verrà fatta a seguito delle necessarie verifiche di carattere idraulico: la prima che prevede una struttura lunga circa 140 metri in acciaio, con due campate non simmetriche e una pila centrale in alveo simmetriche a quella del ponte già esistente. La seconda ipotesi, invece, è leggermente più distante dal ponte Ipazia e prevede una struttura un po’ più lunga (150 metri) e due campate più simmetriche. In ogni caso come stile la passerella riprenderà quello del ponte Leonardo, dando quindi un senso di continuità a quelle opere già realizzate sul fiume Arno.
Per quanto riguarda invece la rotatoria alla intersezione tra Lungarno Guido Reni e la SR69, avrà un diametro di 36 metri, con un’ampliamento asimmetrico per evitare criticità sul sottopasso del Lungarno; infine il sottopasso ciclopedonale servirà per concludere la pista ciclabile della Badiola, un progetto dunque che servirà per dare continuità a dei percorsi già in essere sul territorio. I tempi di realizzazione delle tre opere sono strettamente correlati a quelli dei lavori della terza corsia autostradale.
“Una giornata importante, quella di oggi, per la nostra città”, ha dichiarato Valentina Vadi, Sindaco di San Giovanni Valdarno. “Autostrade per l’Italia e la Regione Toscana hanno presentato i progetti di fattibilità delle tre opere che il Comune ha ottenuto a compensazione dei lavori di realizzazione della terza corsia autostradale A1. Poco più di un anno fa, quando da poco ero stata eletta Sindaco, il 19 Giugno, a Roma, presso la Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, partecipai, con l’assessore Ceccarelli, ad un incontro per stabilire quale sarebbe stata l’ultima delle opere di compensazione per il nostro Comune, dopo che il sindaco precedente, nelle sedute della Conferenza dei servizi, aveva ottenuto le prime due (il sottopasso ciclopedonale e la rotatoria). Grazie all’intervento dell’assessore regionale riuscimmo ad ottenere la passerella ciclopedonale e fu un risultato importante per San Giovanni: avere un collegamento ciclopedonale tra il quartiere Oltrarno e il resto del territorio comunale atteso da tanti anni, e avere, allo stesso tempo, una infrastruttura per la mobilità alternativa in linea con gli obiettivi che questa amministrazione comunale intende perseguire nel suo mandato. Oggi, finalmente, abbiamo cominciato a vedere lo stato di avanzamento di questi tre interventi, con l’auspicio che si proceda, più rapidamente possibile, verso la realizzazione concreta delle opere. Un ringraziamento all’assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, che ha svolto un’opera importante di sollecitazione e mediazione con il Ministero e con Autostrade per l’Italia, perché il nostro Comune potesse ottenere opere importanti e di valore, con la speranza che possa continuare, anche in futuro, a tutelare gli interessi di San Giovanni e del nostro territorio”.
“Le opere presentate oggi sono strategiche per la città di San Giovanni prese singolarmente, ma soprattutto se viste nell’ambito di un sistema integrato che permetterà di migliorare in modo significativo la viabilità ciclopedonale nel nostro comune”, ha dichiarato Francesco Pellegrini, assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giovanni Valdarno. “Il sottopasso della Badiola, la passerella ciclopedonale sull’Arno insieme con i nuovi tratti della ciclopista dell’Arno e del Chianti disegnano una città sostenibile e accessibile, in cui le periferie sono collegate al centro in modo verde, sicuro e veloce”.
“Sono opere che hanno una grande rilevanza a prescindere dal flusso autostradale, saranno importanti per decongestionare il traffico all’interno della vallata, nel caso specifico di San Giovanni Valdarno per collegare le due parti della città divise dall’Arno – il commento dell’assessore regionale Ceccarelli – Siamo di fronte a realizzazioni importanti che dimostra l’attenzione che la Regione ha avuto nei confronti di questo territorio. Voglio sottolineare la collaborazione tra la Regione, i comuni, le sollecitazioni delle associazioni di categoria e dei sindacati ha portato ad ottenere dei risultati importanti, sia per quanto riguarda gli interventi diretti della Regione sia per quanto riguarda le opere connesse e funzionali alla realizzazione alla terza corsia”.