A partire dal 9 gennaio la Rsa di Castelfranco di Sopra chiuderà per dei lavori per il miglioramento sismico della struttura. Per consentirne l’esecuzione, gli ospiti della ‘Cellai, Brachetti, Donati, Polverini’ saranno temporaneamente trasferiti in un immobile in località Pescaiola, ad Arezzo, una soluzione che suscita le perplessità dei consiglieri comunali Michele Rossi e Gian Carlo Vecchi (Gruppo Democratici CFP) che intervengono sulla vicenda.
“Siamo consapevoli che i lavori di manutenzione sono necessari ed andavano fatti, tuttavia in presenza di un servizio tanto delicato e di un trasferimento a cosi grande distanza ci saremmo aspettati una maggiore attenzione agli ospiti della struttura, alle loro famiglie, al personale e a tutti i soggetti interessati – scrivono in una nota Vecchi e Rossi – Abbiamo registrato invece una forte superficialità e disimpegno del Sindaco e della Giunta, che preoccupano molto non solo in questa fase di avvio dei lavori (che potevano essere fatti evitando un cosi grande disagio) ma anche per il futuro ritorno del servizio”.
I consiglieri Rossi e Vecchi sottolineano che la Rsa di Castelfranco è l’unica struttura assistenziale comunale che da oltre venti anni offre alle famiglie del Comune e del Valdarno un servizio di assistenza agli anziani e disabili, professionale e facilmente accessibile. “Vogliamo ricordare inoltre che la struttura nasce per merito di una donazione di cittadini del paese che decisero di lasciare all’ente pubblico un bene di loro proprietà per sostenere l’assistenza ai più bisognosi e alle loro famiglie ed è stata fino ad oggi oggetto di impegno e sostegno da parte di tutte le amministrazioni comunali e della stessa Asl”.
“Vorremmo che con la stessa attenzione e generosità l’amministrazione di oggi trattasse chi di questa struttura ha bisogno e chi ci lavora e soprattutto che offrisse adeguate garanzie per un suo concreto sviluppo. In attesa che venga reso noto e rispettato il cronoprogramma dei lavori – concludono Rossi e Vecchi – ci faremo promotori con i cittadini di tutte le iniziative necessarie perché un servizio cosi radicato nella nostra della comunità, non venga distrutto dalla burocrazia o da qualche scelta miope”.