“Il sindaco si costituisce davanti al Tar contro la Rignanese, ma chi gli ha dato il mandato di farlo”? A sollevare la questione è Insieme per Rignano, a seguito dell’ultima seduta di consiglio comunale. “Come è giusto, per trasparenza e correttezza nei confronti dei cittadini, vogliamo render conto di una questione che abbiamo affrontato e che invieremo alle Autorità competenti perché vogliamo sia fatta chiarezza al fine di assicurare la trasparenza amministrativa e garantire lo svolgimento corretto delle procedure, nel pieno rispetto di tutti i consiglieri e soprattutto dell’intera Comunità – spiega il gurppo consiliare d’opposizione – L’argomento è molto tecnico, ma secondo noi molto grave”.
Il primo punto, ripercorre Insieme per Rignano, riguarda una variazione di bilancio approvata dalla giunta lo scorso 3 ottobre 2024. Un’iniziativa con cui sono stati spostati “10mila euro dal capitolo sulle scuole a quello sulle difese legali per costituirsi, nella fattispecie, davanti al Presidente della Repubblica per il ricorso della USD Rignanese la quale ha chiesto l’annullamento della gara che ha visto l’assegnazione degli impianti sportivi ad un’altra società. La gara ha previsto l’assegnazione degli impianti sportivi in comodato d’uso invece di una concessione di servizi, permettendo così la partecipazione anche di coloro che non avevano i requisiti minimi tecnici, necessari invece per la concessione. A tal proposito avevamo chiesto un consiglio comunale aperto ai cittadini, ma siamo stati totalmente ignorati sia dal sindaco che dalla Presidente del Consiglio”.
“In verità per costituirsi davanti al Presidente della Repubblica sono necessari soltanto 650euro e infatti il Sindaco, rappresentante legale dell’Ente, ha ricevuto, con una delibera della Giunta, il mandato di costituirsi davanti al presidente della Repubblica” prosegue il gruppo consiliare, spiegando come il primo cittadino abbia scelto di costituirsi davanti al Tar, senza il necessario mandato della Giunta e spendendo “circa 10mila euro per l’avvocato”. “In Consiglio Comunale gli abbiamo chiesto più e più volte da chi ha ricevuto il mandato, ma non abbiamo ricevuto risposte – sottolineano gli esponenti di Insieme per Rignano – Noi pensiamo che, se l’Amministrazione avesse avuto elementi per avere ragione, avrebbe potuto difendersi davanti al Presidente della Repubblica con una semplice memoria (come previsto dalla legge e dal Regolamento comunale); ma forse pensano di non avere proprio tutte le ragioni (a nostro parere non ce l’hanno) e hanno scelto di utilizzare il deterrente economico contro la Rignanese a spese dell’ intera Comunità (perché a questo punto la Rignanese sarà costretta a presentarsi davanti al Tar e spendere anch’essa 10mila euro oppure ritirare la denuncia). In fin dei conti la Rignanese nel ricorso non chiede danni economici ma chiede solo che sia rifatta la gara”.
La seconda questione sollevata, più tecnica, il gruppo consiliare riporta come “l’articolo 175 del T.U.E.L., al comma 4, specifica che le variazioni di bilancio sono di competenza del Consiglio Comunale e che ‘…le variazioni di bilancio possono essere adottate dall’organo esecutivo (la Giunta ) in via d’urgenza opportunamente motivata…’. Nella delibera in cui viene variato il bilancio per il ricorso della Rignanese, adottata dalla Giunta presieduta dal Sindaco Certosi, non emerge nessun carattere di improcrastinabile urgenza (ci sono 60 giorni per costituirsi in giudizio) e infatti l’adozione di tale provvedimento non viene né spiegata né motivata”.
“Ci preme sottolineare che il Regolamento del Consiglio Comunale prevede altresì adunanze del Consiglio convocate d’urgenza in 24 ore e nella specifico tale tempo occorre necessariamente per l’approvazione della variazione di bilancio, necessaria e imprescindibile, da parte del Revisore dei Conti dell’Ente. Rendiamo inoltre noto che la Presidente del Consiglio non ha provato in alcun modo (né ufficialmente né in modo informale) a convocare il Consiglio Comunale e la Giunta ha proceduto con la variazione di bilancio arrogandosi politicamente, a nostro giudizio, un eccesso di potere (così è definito dal Diritto amministrativo) e venendo meno totalmente all’articolo 175 del T.U.E.L il quale ben specifica che le variazioni di bilancio sono di competenza del Consiglio Comunale. In sintesi: il Sindaco sposta in piena autonomia 10mila euro per difendersi dalla Rignanese davanti al TAR quando sarebbero bastati soltanto 650 euro…perché? Pretendiamo risposte e vogliamo che sia fatta chiarezza sulla questione al fine di assicurare la trasparenza amministrativa e garantire lo svolgimento corretto delle procedure nel rispetto di tutti i cittadini” conclude il gruppo consiliare.