La valutazione del procedimento da parte della Regione sarà esclusivamente di natura tecnica, non politica e presto sarà convocato un tavolo di confronto con i sindaci del Valdarno. Questo è quanto emerso dall’incontro in videoconferenza tenutosi quest’oggi sulla questione dell’ampliamento di Podere Rota tra l’assessore regionale Monica Monni, i primi cittadini valdarnesi e i rappresentanti di Ato Toscana Sud.
A fare il punto sul confronto è il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, che torna a sottolineare come il progetto di ampliamento dell’impianto non sia necessario per l’autosufficienza del Valdarno. “Ho fatto presente insieme ad altri sindaci dell’Ato che avevamo votato nel maggio del 2019 un no secco a qualunque tipo di ampliamento per la nostra discarica – commenta Chiassai Martini – Sono trent’ anni che c’è uno sfruttamento intensivo del nostro territorio e sappiamo benissimo che questa discarica non è indispensabile per la nostra autosufficienza, ma è indispensabile in realtà per accogliere i rifiuti di Firenze in quanto nessuno, mi riferisco alla Regione, ha mai avuto il coraggio di rendere indipendente l’Ato Centro”.
In merito alla necessità di intervento sull’impianto di Podere Rota, il sindaco di Montevarchi ricorda come l’atto di indirizzo da lei presentato in prima persona all’Ato “non si basa sulla volontà del no a prescindere alle discariche, ma con una valutazione attenta dei numeri che già un anno fa dimostrava che il nostro Valdarno riusciva ad essere senza problemi autosufficiente appoggiandosi gradualmente al potenziamento di San Zeno, senza un minimo aumento delle tariffe, anzi. Qual è la motivazione valida affinché il nostro territorio sia ancora sfruttato, per rifiuti speciali? Per un solo fine, l’arricchimento del privato e dei comuni che sono dentro alla società”.
Proseguendo nel riepilogo dei temi affrontati quest’oggi, Chiassai Martini riporta come la Regione abbia “garantito che partirà un tavolo di confronto con noi sindaci, che porteremo avanti le nostre istanze e il nostro no categorico in quanto dopo trent’anni siamo in grado di essere autosufficienti senza essere la discarica di Firenze”. La Regione Toscana ha anche sottolineato che “valuterà la fattibilità del progetto da un punto di vista tecnico e non politico”, un procedimento che scatta in automatico quando vengono presentati progetti come quello avanzato dal gestore dell’impianto di Podere Rota.
A tal proposito il sindaco di Montevarchi ha ricordato la vicenda dell’impianto liquami di Levanella e la levata di scudi da parte delle varie forze politiche al riguardo con la conseguente richiesta all’Amministrazione comunale di dire no alla fattibilità del progetto: “Un no politico che io ho espresso, quindi non capisco perché in dei casi il parere politico conta e in altri piani no. Se questo è un procedimento tecnico dove non c’è scelta politica, allora il futuro della discarica e del nostro territorio sarà in mano eventualmente della volontà politica di Terranuova che, del resto, da sempre ha deciso il nostro destino da questo punto di vista” conclude Chiassai Martini.