Non accetta la separazione dalla moglie e torna, di nuovo, a minacciarla. È scattato l’arresto per un 58enne albanese, fermato dai carabinieri della stazione di Incisa con l’accusa del reato di atti persecutori. Purtroppo in questa vicenda non si tratta di un caso isolato: già lo scorso marzo la donna si era decisa a raccontare ai carabinieri incisani i continui maltrattamenti subiti durante gli anni di convivenza con il marito.
Vessazioni, atteggiamenti aggressivi: stanca di tutto questo la donna ha deciso di denunciare il marito per maltrattamenti in famiglia, avviando poi le pratiche per la separazione dall’uomo. Una decisione quest’ultima che il 58enne non ha mai tollerato: da qui sono iniziate una serie di minacce nei confronti della ex moglie con messaggi e telefonate.
Stanca e impaurita, la donna lo ha denunciato nuovamente, stavolta per atti persecutori: i messaggi erano pieni di violenza e di rabbia, la stessa che ha spinto l’uomo lo scorso lunedì a presentarsi sotto l’abitazione della ex moglie, che per fortuna non era in casa. Non essendo più in possesso delle chiavi, il 58enne si è introdotto furtivamente in casa e ha iniziato a distruggere a martellate porte e mobili.
La furia dell’uomo è stata interrotta dalla pattuglia dei carabinieri della stazione di Incisa che avevano quell’abitazione come obiettivo da monitorare, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni fatte dalla donna, costretta a vivere in un perenne stato di ansia e di timore per lei e i suoi figli. L’uomo è stato perciò arrestato in flagranza di reato con l’accusa di atti persecutori e, dopo la convalida del GIP, per lui è stato disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico.