Dopo una serie di sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane, il Comune di Figline e Incisa aveva individuato nel Salone San Benedetto a Loppiano il luogo dalle caratteristiche ideali per ospitare l’hub vaccinale per il territorio. Da parte dell’azienda sanitaria, invece, è arrivata la notizia dell’utilizzo del palazzetto dello sport di Reggello come unica struttura per il Valdarno fiorentino.
Una scelta su cui sono intervenuti i gruppi consiliari di maggioranza del Partito Democratico e di Per Figline e Incisa in Azione, che in una nota congiunta esprimono la loro delusione e anche “preoccupazione per la mancanza di attenzione dell’Azienda sanitaria nei confronti del nostro territorio e dei nostri cittadini. Alla questione annosa dell’ospedale Serristori – attualmente sottratto alla disponibilità della normale utenza locale, perché trasformato in presidio Covid a totale disposizione della Asl Toscana Centro – e alla questione ancora irrisolta della carenza di medici di famiglia sul nostro Comune, si aggiunge ora anche la tanto attesa e ancora mancata attivazione di un Hub vaccinale nel nostro territorio. Si tratta di una decisione inspiegabile, a fronte di un meticoloso lavoro svolto dal sindaco Giulia Mugnai e dagli assessori Cellai e Poggesi per individuare una struttura idonea e attrezzata per svolgere questo tipo di servizio per la popolazione”.
I capigruppo Laura Orpelli e Umberto Ciucchi proseguono poi aggiungendo come “il Salone San Benedetto a Loppiano, individuato dall’Amministrazione comunale in base ai criteri logistici e organizzativi determinati dall’Azienda sanitaria, oltre a garantire l’attivazione di più postazioni vaccinali contemporaneamente, rispettava tutti i requisiti richiesti: dimensione di oltre 1000 mq, disponibilità h24 degli spazi, possibilità di ingresso e uscita separati, spazi per la somministrazione, spazi per l’attesa post vaccino, spazi per l’accettazione, spazio per collocazione frigorifero e per collocazione defibrillatore, oltre alla sostenibilità dei costi decisamente inferiori rispetto ad altri centri. Inoltre, il Comune si era già attivato per organizzare un apposito servizio di trasporto, dedicato a chi è impossibilitato a raggiungere quel centro. La centralità dell’hub per il Valdarno fiorentino e la prossimità con il casello autostradale avrebbe, infine, permesso anche a cittadini provenienti da altri Comuni di raggiungere facilmente e tempestivamente la struttura per la somministrazione del vaccino”.
“Il fatto che l’Azienda sanitaria abbia scelto strutture dislocate in altri comuni, non immediatamente raggiungibili, nonostante le continue sollecitazioni della nostra amministrazione comunale, non solo crea disappunto, ma ci fa percepire il perpetuarsi di una grave mancanza di attenzione verso i bisogni sanitari della nostra popolazione, che richiederebbe una vigorosa e immediata inversione di rotta” conclude la nota.
(Nella foto: il sopralluogo effettuato al Salone San Benedetto di Loppiano)