Una denuncia per furto aggravato e una per frode. È questo l’esito di due operazioni condotte nel giro di 48 ore dai carabinieri della stazione di Montevarchi. Andando con ordine, il primo episodio si è svolto qualche giorno fa, in piazza della Repubblica. Al termine di una dimostrazione all’aperto di arti marziali, uno dei partecipanti si è accorto che, dal proprio borsone, era sparito il portafoglio, contenente i documenti d’identità ed alcune decine di euro. Dopo averlo invano cercato dappertutto, ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri, non escludendo che si potesse trattare di un semplice smarrimento.
I Carabinieri di Montevarchi però, non appena appreso le circostanze della sparizione del portafoglio – la dimostrazione di arti marziali appunto, avvenuta in una delle piazze cittadine più grandi del popoloso centro valdarnese – hanno subito ipotizzato che qualche malintenzionato avesse potuto approfittare del ritorno in zona gialla, e della conseguente maggior presenza di persone per strada e in generale nei luoghi pubblici. Hanno quindi avviato un’indagine lampo, incentrata sull’escussione delle testimonianze di chi aveva partecipato o assistito alla dimostrazione, e sull’analisi delle immagini dei circuiti di videosorveglianza presenti sulla piazza e nelle vie limitrofe. La disamina delle immagini ha consentito di individuare il reo, inquadrato da lontano, proprio nell’atto di sottrarre qualcosa dal borsone. Sempre aiutandosi con l’analisi del materiale memorizzato sui supporti video, i Carabinieri di Montevarchi hanno infine ottenuto un’inquadratura che ha consentito di identificare senza alcun dubbio il ladro, un uomo già conosciuto agli operanti, gravato da svariati precedenti specifici per furto. Alla luce del chiaro quadro indiziario, i militari dell’Arma lo hanno quindi denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, per furto aggravato.
Nel volgere di poche ore, poi, la chiusura dell’altra indagine, che ha consentito di contrastare ancora una volta quella che è ormai diventata una piaga dei tempi moderni, il fenomeno delle truffe online. Stavolta gli investigatori hanno evidenziato un modus operandi non comunissimo, ma comunque abbastanza “ricorrente” nelle indagini incentrate su questo genere di delitti. Il truffatore ha infatti contattato la parte offesa, manifestando un falso interesse per un annuncio dalla stessa pubblicato. Dopo una veloce contrattazione, l’uomo, residente nel bresciano, con alle spalle svariati precedenti per analoghe frodi, ha dichiarato la propria intenzione di acquistare il bene, confermando che avrebbe effettuato un pagamento con bonifico, e facendosi dare le coordinate bancarie. A quel punto, ha inviato alla parte offesa una contabile di bonifico falsa e relativa ad un’operazione in realtà non effettuata, simulando di aver per errore erogato una cifra di molto superiore a quella pattuita, e chiedendo di riavere indietro la differenza, corrispondente a svariate centinaia di euro.
La parte offesa, in perfetta buona fede, ha prontamente restituito la somma al truffatore, accorgendosi del raggiro solo diversi giorni dopo, quando, sul proprio conto corrente, il bonifico del sedicente acquirente non è mai arrivato. A quel punto, si è rivolta ai carabinieri di Montevarchi. questi, dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, hanno ricostruito come l’indagato, dopo aver preso contatti con la vittima di turno, fosse riuscito a convincerla a bonificargli la somma pattuita, salvo poi scomparire nel nulla. L’uomo – come detto, gravato da precedenti di polizia per analoghi delitti – è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, per truffa aggravata.