Si è tenuto questa mattina nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico l’annunciato incontro sulla situazione dell’azienda Fimer. Presenti al tavolo, oltre gli esponenti del Mise, il presidente dell’azienda Filippo Carzaniga, la proprietà, Regione Toscana, il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm.
Da una parte i sindacati e le istituzioni hanno riportato al Ministero gli elementi di criticità che hanno portato a richiede una convocazione in sede ministeriale: le difficoltà derivanti dalla carenza di liquidità, una forte contrazione nell’approvvigionamento dei componenti e dei servizi necessari al ciclo produttivo, la messa in cassa integrazione di un numero rilevante di addetti alla produzione, la mancata approvazione del bilancio e i ritardati pagamenti a terzisti e fornitori.
Tutte difficoltà che, hanno evidenziato gli esponenti sindacali e delle istituzioni, rendono impellente l’ingresso di nuovi investitori per porre in essere le condizioni che consentano una piena ripresa della produzione, in modo da dare risposte agli ordini dei clienti che ci sono. Infatti il settore del solar, grazie alla transizione ecologica, è in forte espansione. “Si ritiene pertanto fondamentale che anche Fimer, come accade per i suoi competitor – hanno aggiunto – si ponga nelle condizioni non solo di non contrarre il proprio fatturato ma anche di incrementarlo”.
Dall’altra parte, affrontando il discorso riguardante la situazione finanziaria, il presidente di Fimer ha dichiarato nel corso dell’incontro che vi sono tre fondi interessati. Tra questi, di due è emerso come la trattativa sia in fase molto avanzata e che si sta lavorando affinché si possa arrivare a un pre accordo o a un accordo nel mese di dicembre, in modo tale da avere forti immissioni di cassa già nel mese di gennaio, cosa che consentirebbe la piena ripresa della produzione a febbraio-marzo.
A tal proposito, sindacati e istituzioni hanno chiesto che il Ministero dello Sviluppo Economico svolga una funzione di controllo e monitoraggio in modo tale da assicurare che si tratti di investitori idonei non solo a garantire la necessaria solidità finanziaria ma anche la piena occupazione. Una richiesta accolta dal Mise che così, facendosi garante delle istanze presentate, riceverà dalla proprietà tutte le informazioni necessarie su investitori, condizioni di ingresso e piano industriale.
Al termine del confronto, secondo sindacati e Comune di Terranuova, restano invece ancora elementi di incertezza sui tempi di approvazione del bilancio, che rappresenta un elemento di indispensabile chiarezza. “Le motivazioni addotte dal Presidente sull’ancora mancata approvazione sono state ritenute” spiegano. Infine la questione dei fornitori e dei terzisti dell’indotto valdarnese: la proprietà ha preso l’impegno di effettuare a breve i pagamenti sullo scaduto, così come era stato sollecitato da tutti i sindaci del Valdarno.