Riprendere il lavoro a patto che ci siano garanzie sugli stipendi di giugno. Sono questi i due temi principali emersi dall’incontro tenutosi ieri tra i sindacati e il CdA di Fimer. I rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm si sono confrontati con l’ingegner Luca Bertazzini e l’avvocato Ambrosini.
Sulla questione stipendi, da quanto è stato possibile apprendere, fino a settimana scorsa da parte dell’azienda ci sono state rassicurazioni sullo stanziamento delle mensilità. In realtà il pagamento degli stipendi prevede da prassi in queste situazioni di presentare richiesta al giudice, un passaggio di cui l’avvocato Ambrosini si farà direttamente carico presentando apposita istanza.
Chiarita la questione stipendi, l’altro nodo da sciogliere riguarda la ripresa del lavoro, richiesta avanzata dal CdA. Da parte loro i sindacati hanno dettato le loro condizioni: innanzitutto il punto fermo riguarda l’avere certezza sul pagamento degli stipendi di giugno. Per quanto riguarda la ripresa del lavoro si paventa la possibilità di una graduale ripartenza dell’attività dello stabilimento, presumibilmente da settimana prossima, che coinvolga tutti i dipendenti – impiegati e operai – facendoli lavorare su rotazione, così da poter avanzare la richiesta di ammortizzatori.
La ripresa dell’attività dello stabilimento è però legata anche a un’altra questione, ovvero quella dell’igiene e dell’agibilità della struttura. All’interno della fabbrica infatti si sono verificate alcune criticità da dover sistemare – agibilità dei bagni, funzionamento dell’aria condizionata ad esempio – aspetti che devono essere correttamente ripristinati con i necessari protocolli. Tutti i temi saranno al centro di un nuovo confronto con il CdA in programma per domani pomeriggio, incontro da cui si attendono ulteriori sviluppi e conferme.