“Che cosa sta facendo concretamente la Regione per le vertenze e le crisi aziendali che funestano la Toscana in numero sempre maggiore? Al di là delle passerelle politiche, a che punto è il lavoro dell’Unità di Crisi sugli oltre 50 dossier aperti con quasi 12.000 lavoratori coinvolti? Come stanno evolvendo i 20 tavoli aperti soltanto nell’ultimo anno? A che punto sono le concertazioni su settori strategici per la nostra economia quali automotive, commercio, servizi sanitari, farmaceutica, produzione di energia, settore cartario, moda, siderurgia, trasporti? Sarebbe l’ora che la Giunta desse qualche risposta, se ce l’ha: non alla Tozzi ma a tutte quelle famiglie toscane, a quei lavoratori che rischiano il posto e lo stipendio”.
Così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi che quest’oggi ha incontrato operai e sindacalisti in presidio davanti ai cancelli della Fimer di Terranuova Bracciolini, azienda al centro di una vertenza culminata nei giorni scorsi con la richiesta della proprietà, avallata dal tribunale di Arezzo, di un concordato in bianco. “Dobbiamo assolutamente salvare il lavoro, l’occupazione – spiega Tozzi – per questo auspico che l’incontro col Ministero, previsto per domani martedì 11 gennaio, produca buoni frutti, quantomeno migliori di quelli che può offrire una Regione guidata da una maggioranza totalmente priva di cultura d’impresa e di visione industriale”.
“La vertenza Fimer coinvolge tra diretti e indotto almeno 800 persone. – prosegue la consigliera regionale – Sono 800 vite: servono fatti concreti, un piano serio e una prospettiva credibile e sostenibile. Il Mise deve parlare chiaro con la proprietà e sono certa che lo farà, ho piena fiducia. D’altronde, è il Mise ad aver trovato Borgomeo per la Gkn, mica la Regione. Dal canto suo, la proprietà dovrà fare chiarezza una volta per tutte: lo deve innanzitutto ai suoi dipendenti. Se non lo farà, sono pronta a sostenere la lotta di questi operai con ogni mezzo lecito a disposizione, anche insieme ad altre forze politiche, quali che siano”.