Avanti con il piano di rilancio. Il Tribunale di Arezzo ha concesso il via libera alla Fimer per l’ammissione alla procedura di concordato in continuità, permettendo così un primo step per la fase di rilancio dello stabilimento di Terranuova Bracciolini. L’ok è stato accordato sulla base del piano industriale presentato dall’azienda, con sede a Vimercate (Monza Brianza), sviluppato per realizzare un pieno recupero delle attività produttive di inverter solari e soluzioni di ricarica per veicoli elettrici.
“Il piano industriale – si legge in una nota ufficiale diffusa quest’oggi dall’azienda – punta al progressivo ma costante superamento della crisi finanziaria che ha colpito l’azienda durante l’emergenza pandemica, condizionata anche dalla carenza di componenti e materie prime su scala mondiale, tutti fattori che hanno contribuito – insieme ad altri gestionali quelli – all’emergere e al successivo peggioramento della liquidità di cassa e al rallentamento delle attività produttive”. Uno degli elementi chiave per il ritorno alla piena capacità delle attività produttive è il sostegno di ulteriori finanziamenti autorizzati dal Tribunale di Arezzo per l’importo di 45 milioni di euro che, come specifica Fimer, saranno erogati da Generalfinance. “Tale sostegno finanziario è finalizzato a consentire l’acquisto di materie prime e componenti indispensabili per garantire un pieno recupero delle attività produttive”.
“Grazie alla notevole mole di ordini arretrati ciò consentirà, a sua volta, di coprire i costi legati all’avvio del processo produttivo delle nuove piattaforme di prodotto lanciate di recente (e, quindi, già pronte sul mercato) progettate con tecniche all’avanguardia caratteristiche, per garantire affidabilità e competitività sia nel settore solare che in quello della mobilità elettrica” illustra l’azienda che spiega inoltre come “i termini, gli obiettivi e l’effettiva fattibilità del piano industriale, come previsto dalla legge, sono stati oggetto di un’autonoma attestazione rilasciata dal dottor Massimo De Dominicis il quale, insieme ai membri del Consiglio di Amministrazione e agli avvocati dello Studio Gatteschi ha sede ad Arezzo, ha partecipato all’udienza del 14 settembre presso il Tribunale di Arezzo, ammettendo Fimer alle fasi successive del procedimento”.