Da una parte il superbo Narciso, incurante del mondo, innamorato solo della sua immagine riflessa. Al suo opposto Beatrice, la donna per la quale Dante compie il suo viaggio ultraterreno, esempio di virtù, saggezza e conoscenza. È dalla suggestione di questi due estremi messi provocatoriamente a contrasto che si sviluppa il programma di “Da Narciso a Beatrice: la relazione come condizione umana”, il 2° Simposio del Festival della cultura umanistica, iniziativa promossa dall’Istituto Paritario Marsilio Ficino e dall’associazione di promozione sociale Accademia Marsilio Ficino in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno e la Pro Loco di Figline, in programma il 16, 17 e 18 aprile. Docenti universitari, filosofi, storici, esperti d’arte e di letteratura si confronteranno di una serie di incontri, lezioni e conferenze trasmesse in diretta streaming. La partecipazione è gratuita, basta registrarsi a questo indirizzo: https://us02web.zoom.us/meeting/register/tZIpcumrqTMqG9XkYqxngslLJiYq1LhpF53f.
“Sostenuti dall’ottimo esito della prima edizione, abbiamo voluto proseguire il cammino d’indagine sull’identità dell’uomo attraverso la riscoperta della cultura umanistica in tutti quegli aspetti che possono contribuire ad un mondo e ad una società migliore” spiegano gli organizzatori. “Il simposio – proseguono – si pone l’obiettivo di riportare l’attenzione sui valori espressi da Beatrice che sono soprattutto umiltà del sapere, condivisione e apertura alla trascendenza, contro ogni forma di egocentrismo e narcisismo. In altre parole, un percorso per riscoprire il valore della persona che si realizza solamente nel confronto positivo con l’altro, mostrando ciò che nella condizione umana permette di costruire relazioni, di uscire dal proprio io per andare verso l’altro, e ciò che, invece, tende a rinchiuderci in noi stessi”.
Tra gli ospiti dell’iniziativa ci saranno il filosofo Sergio Givone, la studiosa di cinema e teatro Caterina D’Amico, la giornalista e critica di moda Eva Desiderio, lo storico dell’arte ed ex direttore degli Uffizi Antonio Natali, Nicola Zippel, docente di filosofia che ha messo a punto dei laboratori filosofici per bambini, il sociologo Sergio Belardinelli e molti altri intellettuali italiani di primo piano. Il Festival, che si sarebbe dovuto tenere nel 2020 ma è stato poi rimandato a causa dell’emergenza sanitaria, avrà come sede l’Aula magna dell’Istituto Paritario Marsilio Ficino di Figline e Incisa Valdarno, con alcuni relatori in presenza (nel rispetto delle normative anti-Covid) e altri in collegamento online.
“È soprattutto in un momento di isolamento come quello che stiamo vivendo che c’è bisogno di cultura. Siamo orgogliosi di poter sostenere questo tipo di iniziative e di portare avanti la collaborazione con l’Accademia Marsilio Ficino, che ha fortemente voluto realizzare il Festival nonostante le limitazioni. Quello proposto dal Comitato scientifico è un tema centrale per la contemporaneità: la relazione. I lunghi mesi dell’emergenza pandemica hanno sacrificato la dimensione sociale del nostro vivere, con le pur necessarie misure di distanziamento che hanno finito però per favorire episodi di vero e proprio isolamento. Ma la relazione è il presupposto stesso della condizione umana. Oggi, su impulso di realtà del territorio di Figline e Incisa Valdarno, alcuni dei massimi intellettuali italiani si riuniscono per promuovere la riflessione e parlare ai nostri studenti del valore della conoscenza e del rapporto con l’altro. È un grande segnale di speranza e di riconquista della normalità”, spiega l’assessore alla Cultura Francesca Farini.
Il Festival ha avuto il patrocinio di numerosi comuni e di associazioni culturali del Valdarno fiorentino ed aretino. Il programma dettagliato è disponibile su: www.istitutomarsilioficino.it/festival-della-cultura-umanistica.