Si torna a discutere sulla sanità a Figline e Incisa, con un botta e risposta tra i Cobas e il sindaco Valerio Pianigiani. I sindacati di base attaccano l’attuale primo cittadino e quella che loro ritengono una mancata presa di posizione nei confronti delle politiche attuate da Regione, Azienda Sanitaria e Società della Salute, criticando inoltre il progetto del Centro Medico Avanzato (e presunte conseguenze future per il Serristori), nonché le strutture di Casa e Ospedale di Comunità, che prenderanno forma grazie alle risorse del Pnrr.
“Dopo aver perseguito per anni l’obbiettivo di smantellare l’Ospedale Serristori quale presidio sanitario per acuzie, tagliando posti letto e riducendo tutta l’offerta di degenza ospedaliera fino ad arrivare a sopprimere il Pronto Soccorso H24, regalando al privato e al mercato specialistiche di ogni sorta, dopo aver partorito un discutibile e costoso modello di assistenza quale il Centro Medico Avanzato (per cistiti, piccole abrasioni, punture di insetti, suture di piccole ferite, rimozione di punti ecc) del quale ne vanno fieri solo il Presidente della Giunta Regionale Giani e tutto il PD locale in pompa magna, dopo aver annunciato la destinazione di oltre 4 milioni di euro di fondi del PNRR per realizzare sul territorio una Casa di comunità e un Ospedale di comunità che avrebbero dovuto consentire l’integrazione della residua offerta di servizi sopravvissuti al depotenziamento dell’Ospedale Serristori, dopo aver trasferito a tal scopo da più di 6 mesi i servizi del Distretto di Via da Verrazzano (servizio infermieristico domiciliare, punto prelievi ecc) all’interno del presidio ospedaliero oramai diventato quasi una scatola vuota, non solo i lavori dei due ‘carrozzoni’ non sono mai iniziati ma la situazione all’interno del presidio ospedaliero Serristori è diventata inaccettabile, il nuovo Sindaco di Figline Incisa in continuità con la precedente ‘non vede, non sente e non parla’ ma in aggiunta assistiamo all’indecoroso spettacolo di nomine di notabili all’interno dell’altro carrozzone la cosiddetta Società della Salute” scrivono i Cobas.
“Ma il Sindaco che è l’autorità sanitaria di riferimento per i cittadini cosa dovrebbe vedere e contrastare per ottemperare al rispetto dei principi Costituzionali sul diritto alla salute? La riduzione dell’attività del laboratorio analisi da 12H a 6H, la riduzione dell’attività cardiologica per l’utenza esterna da 12H a sole 6H giornaliere, la riduzione dell’attività di radiologia e la scomparsa di medici e tecnici sanitari, la riduzione delle attività di specialistica ambulatoriale quasi inesistente durante il periodo estivo (si parla di oculistica, dermatologia, urologia, chirurgia, otorino-laringoiatria), la riduzione dell’attività dell’odontoiatria che passa da 5 giorni a solo 2 giorni di apertura alla settimana, la quasi scomparsa della pediatria che da 6 giorni passa a 1 giorno alla settimana, la chiusura ‘agostana’ delle sale operatorie e della week surgery. È paradossale – concludono i sindacati di base – che il Sindaco di Figline Incisa non faccia sentire la sua autorevolezza su quanto la Direzione Generale della USL Toscana Centro sta attuando, così come è sospetto il silenzio in merito al mancato inizio dei lavori per la Casa e per l’Ospedale di Comunità. Appare infine singolare, al limite ‘del pensar male’, che i due Carrozzoni sopra citati offrano gli stessi servizi attualmente erogati dall’Ospedale Serristori…non sarà che questo sia già diventato all’insaputa di tutti l’Ospedale di Comunità?”.
Oggi è arrivata la replica di Pianigiani, che rispedisce al mittente le accuse dei Cobas. “Dispiace che, come troppo spesso accade, qualcuno provi a legittimare la propria esistenza lanciando accuse infondate e raccontando ai cittadini cose che non corrispondono al vero – risponde il primo cittadino – Mi riferisco alla Casa di Comunità e all’Ospedale di Comunità che, come è noto e come è reso evidente anche dalle attività propedeutiche già in corso al presidio sanitario di via Da Verrazzano (individuato da tempo come luogo di realizzazione di entrambi i progetti), sono finanziati da fondi Pnrr e, quindi, partiranno ad ottobre e vedranno la luce entro giugno 2026. Si tratta di progetti che non intaccheranno l’ospedale Serristori, che continuerà a mantenere la sua collocazione, a svolgere l’attuale funzione di presidio locale con il suo Centro Medico Avanzato e a mantenere attivi i suoi servizi”.
Il sindaco di Figline e Incisa aggiunge come, contrariamente a quanto affermato dai Cobas, “l’attività del laboratorio analisi non è stata ridotta, bensì rimodulata alla luce delle esigenze attuali dell’Ospedale, per soddisfarle al meglio anche nell’ottica di ottimizzare le risorse dell’ente, sia strumentali che umane. Nello specifico, la domanda interna ed esterna, ovvero che arriva dall’Ospedale Serristori e dal territorio (sia quella urgente che quella routinaria) viene soddisfatta giornalmente e tempestivamente dal laboratorio dell’Ospedale che, come detto più volte, lavora in maniera integrata con altri laboratori dell’Azienda Toscana Centro e, in particolare, con quelli degli Ospedali San Giovanni di Dio e Santa Maria Annunziata”.
“Lo stesso vale per l’attività cardiologica, che è stabile da anni e che è gestita da medici che svolgono la propria attività in maniera trasversale sugli ospedali del territorio fiorentino Sud-est. Nessuna variazione neanche per la Radiologia che, come sempre, è attiva 6 giorni settimanali ed eroga prestazioni per pazienti interni ed esterni. Le uniche variazioni estive (comunicate con largo anticipo, circoscritte al mese di agosto e senza che siano pervenute segnalazioni di disservizio in merito) hanno riguardato come ogni anno solo: l’attività della specialistica ambulatoriale, che comprende anche l’odontoiatria e la pediatria; l’attività operatoria, necessaria per l’esecuzione di lavori tecnici di miglioramento del reparto e della sala operatoria legati anche alla programmazione della futura apertura della terza sala operatoria. Infine, a proposito di servizi integrati, la Società della Salute è composta dai Comuni dell’area fiorentina Sud-Est e il Presidente (neonominato il sindaco di Bagno a Ripoli) e la giunta (che è ancora da nominare) non percepiscono indennità per il loro ruolo al suo interno” conclude Pianigiani.