Scoperto in macchina con 70 bottiglie di alcolici di dubbia provenienza, cerca di corrompere i carabinieri, ma finisce per essere denunciato. L’episodio è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, lungo la Strada Chiantigiana nel tratto che da Montevarchi porta a Cavriglia, quando i militari della stazione cavrigliese durante un normale servizio di controllo alla circolazione stradale hanno notato una station wagon sopraggiungere a bassa velocità proveniente da Montevarchi.
Alla vista dei carabinieri la macchina ha rallentato ulteriormente, accennando a un tentativo di manovra subito abbozzato in quanto era ormai palese che si trovasse già nel campo visivo delle forze dell’ordine. La situazione, considerata anche la manovra piuttosto anomala, ha spinto i militari a procedere per un controllo: invitato il veicolo ad accostare è subito apparso palese il disagio da parte del conducente, evidentemente nervoso per essere stato fermato. Dai documenti è emerso che si trattasse di un uomo poco meno che trentenne, albanese e residente a Roma, con alle spalle alcuni precedenti per furti nei supermercati di ingenti quantità di generi alimentari.
Alla luce di questi episodi, i carabinieri hanno approfondito il controllo sul veicolo, trovando nel bagagliaio della station wagon un vero e proprio campionario di bottiglie di alcolici, distillati e superalcolici delle migliori marche, compresi alcuni pregiati vini toscani. In tutto 70 bottiglie, alle quali si aggiungevano circa 7 chili di parmigiano reggiano (suddivisi in spicchi di circa 800 grammi), per un valore complessivo di oltre mille euro. Alla richiesta da parte dei militari sulla provenienza degli alimenti, l’uomo non ha saputo fornire alcuna risposta plausibile anzi, le spiegazioni sono state diverse e contraddittorie, compreso il fatto che questi alimenti fossero nella macchina già da diversi giorni quando invece molte delle bottiglie e il parmigiano erano ancora evidentemente fredde di frigorifero.
A questo punto il sospettato ha tentato il tutto per tutto, provando addirittura spudoratamente a convincere i carabinieri a lasciarlo andare offrendo loro la possibilità di tenere le bottiglie che preferivano. Un tentativo risultato ovviamente vano e che ha portato i militari dell’arma a deferirlo alla procura di Arezzo per ricettazione di beni alimentari di evidente provenienza furtiva e per induzione alla corruzione di pubblico ufficiale.
Le bottiglie e il parmigiano sono stati sottoposti a sequestro e restano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti dei carabinieri di Cavriglia per risalire ai legittimi proprietari, quasi certamente un supermercato della zona del Valdarno dal quale la merce sarebbe stata trafugata.