Sgombero immediato delle 8 persone rimaste ancora nella struttura, con la conseguente apposizione dei sigilli a tutti gli accessi dell’immobile. È questa la situazione aggiornata dell’ex hotel River di San Giovanni Valdarno, interessato stamattina da un incendio al secondo piano. A fare il punto in consiglio comunale, fornendo gli ultimi aggiornamenti, è stata la sindaca Valentina Vadi. L’immobile, come riferito dalle forze dell’ordine, è stato sottoposto a sequestro preventivo da carabinieri e polizia dopo i fatti di oggi.
Il primo cittadino ha ripercorso le vicende amministrative e di ordine pubblico degli ultimi due mesi. “Il 29 luglio scorso come sindaco di San Giovanni Valdarno ho firmato l’ordinanza contingibile e urgente di sgombero dell’ex hotel River, la struttura ricettiva situata in Lungarno 7 Fratelli Cervi, per motivi di sanità e sicurezza pubblica a seguito del sopralluogo effettuato dalla Asl Toscana sud est, insieme a Carabinieri e Polizia municipale. L’ufficio Ipn dell’azienda Usl aveva infatti riscontrato, come si legge nella relazione, ‘gravi carenze igienico sanitarie e di sicurezza’ tali da rappresentare ‘un rischio per la salute pubblica’. E, in attesa del ripristino dei requisiti igienico sanitari, aveva proposto che fosse interdetto l’accesso all’immobile”.
Da quel momento, prosegue Vadi, “è iniziato un percorso in forte sinergia fra l’Amministrazione comunale, il sindaco, funzionari comunali, le forze dell’ordine – Polizia municipale, Carabinieri, Polizia di Stato – e Questura, Prefettura e Procura della Repubblica che ha portato all’organizzazione di una serie di incontri del comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito periodicamente nel corso di questi due mesi. Obiettivo richiesto al Comune dalla Prefettura e dalla Questura era quello di ridurre progressivamente il numero degli occupanti attraverso un’azione di persuasione e ricollocamento dei residenti dell’hotel River in modo che lasciassero la struttura autonomamente o supportati dai servizi sociali. Questo gradualmente è avvenuto grazie al lavoro importante svolto dai servizi sociali del Comune di San Giovanni Valdarno e molte persone che alloggiavano lì hanno trovato una nuova dimora o hanno abbandonato la struttura”.
“L’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza si è riunito in data 19 settembre, la scorsa settimana, richiesto fortemente da me. La situazione era chiara: gli occupanti erano rimasti pochi, 6-8. Il Comune aveva quindi individuato una struttura per la temporanea collocazione, una ditta di traslochi e un mezzo per trasferire le persone. Presenti all’incontro il Prefetto il Questore e il Procuratore della Repubblica. È stato così deciso, in quella sede, di procedere allo sgombero dell’ex hotel River entro la prima decade di ottobre con l’uso della forza pubblica. In data 24 settembre il prefetto di Arezzo, Maddalena De Luca ha poi emanato un’ordinanza con la quale, dopo aver ricostruito tutta la vicenda, ha ordinato lo sgombero della struttura con l’ausilio, appunto, della forza pubblica”.
Questa mattina, giovedì 26 settembre, sono stati chiamati i Vigili del fuoco per un incendio al secondo piano dell’ex hotel. In una delle camere ha probabilmente preso fuoco un materasso, innescando il rogo. Sul posto, oltre ai pompieri, sono arrivati gli uomini del commissariato di Polizia di Montevarchi e i Carabinieri di San Giovanni ed è stato deciso il sequestro e lo sgombero della struttura che, ricordo, è in gestione all’istituto delle vendite giudiziarie. Contemporaneamente sono stati apposti i sigilli e chiuse tutte le vie di ingresso e di accesso. In questo momento gli occupanti sono stati collocati in altre strutture trovate autonomamente oppure individuate dall’Amministrazione comunale”.
“L’incendio, che non ha procurato danni a persone o cose, ha accelerato i tempi di un percorso già definito e decretato. Ricordo che attualmente la struttura è sotto sequestro da parte della Magistratura. Ringrazio per la collaborazione importante la Questura, la Prefettura e la Procura della Repubblica, tutte le forze dell’ordine, i Carabinieri provinciali della stazione di San Giovanni Valdarno e del Valdarno, il commissariato della Polizia di Montevarchi, i Vigili del fuoco, il 118 e ringrazio, in modo particolare, i funzionari del comune di San Giovanni Valdarno che, con grande dedizione, hanno lavorato insieme a me in questi due mesi affinché si raggiungesse questo importante obiettivo”.