Un gruppo di donne e uomini che vuole rappresentare entrambi i territori di Figline e Incisa. Così si presenta la lista Sinistra per l’Alternativa, composta dal Partito Comunista Italiano, dal Partito della Rifondazione Comunista e da Potere al Popolo, che candida Lorena Tosin alla carica di sindaco.
Un esperimento positivo secondo i promotori, che riesce ad unire tre partiti alla sinistra del Pd. Quattordici sono i punti del programma elaborati: “Tra le priorità che mi stanno più a cuore – afferma Tosin – sento di individuare la riconversione ecologica ed energetica degli edifici pubblici ed un’attenzione particolare alle vittime di violenza domestica. Nel nostro Comune c’è bisogno di ampliare il servizio di ascolto e assistenza rivolto alle donne perché le problematiche legate a questo tema sono molto diffuse anche sul nostro territorio”. Del gruppo fanno parte anche Mauro Ottaviano, Michelino Fabrizio, già consigliere comunale e assessore, Sergio Staderini, ex sindaco di Figline, la giovane Cecilia Ferretti e Roberta Cencetti dell’indotto Bekaert.
Tra i punti qualificanti della lista, inoltre, emerge la necessità di recuperare la gestione pubblica di alcuni servizi fondamentali per i cittadini, come il servizio idrico e le mense scolastiche. “Lo scorso maggio si sono verificati numerosi casi di cibo avariato somministrato ai bambini – dichiara Staderini – I pasti non possono arrivare nelle scuole preconfezionati e cucinati altrove, così proponiamo che il Comune torni ad erogare direttamente questo servizio essenziale”. Infine, qualora diventi legge una proposta depositata in Parlamento, Lorena Tosin si impegnerà a convocare un secondo referendum per la conferma della fusione del Comune di Figline e Incisa. In caso di esito negativo, potrebbero attivarsi quindi le procedure per scindere l’attuale istituzione nata nel 2014 e tornare ai Comuni originari di Figline Valdarno e Incisa Valdarno.