Una mascherina a testa, per ogni cittadino residente a Montevarchi. È questa l’iniziativa annunciata dal sindaco Silvia Chiassai Martini e che prenderà il via a partire dalla giornata di domani. Saranno circa 5mila le mascherine destinate alla comunità, un numero significativo raggiunto grazie al contributo delle aziende locali, di Prada (che ha destinato al territorio Montevarchino 2mila mascherine) e del Prefetto di Arezzo che ne ha fatte pervenire 2500.
“Da domani, 26 marzo 2020, inizieremo un nuovo progetto per noi di grande valore ovvero destineremo queste 5mila mascherine che ci sono state donate durante questa giornata alla nostra cittadinanza – ha dichiarato Chiassai Martini – I cittadini residenti a Montevarchi potranno prendere gratuitamente una mascherina presso il Cup della Farmacia Comunale 1, dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20. Sarà consegnata una mascherina per ogni tessera sanitaria”.
Da parte del sindaco l’invito a “rispettare le distanze di sicurezza e di non creare assembramenti poiché ci saranno mascherine garantite ogni giorno per la cittadinanza: cerchiamo di usufruire in maniera seria e responsabile di questa opportunità”. Un’iniziativa in merito alla quale si è espresso anche il Partito Democratico che, pur ritenendo lodevole il gesto, ha sollevato perplessità sulle modalità di consegna delle mascherine. “Il Sindaco Chiassai ha annunciato che distribuirà gratuitamente mascherine a tutta la popolazione, grazie alle quantità ricevute da altri Enti e alle donazioni private. Un gesto lodevole e un doveroso ringraziamento a tutte le Aziende che stanno collaborando nell’emergenza, se non fosse che il meccanismo pensato per il ritiro rischia di creare forti assembramenti di persone e nuovi rischi di diffusione del virus” si legge nella nota del gruppo d’opposizione, che sottolinea come “invitare i cittadini ad uscire di casa e concentrarne una buona quantità, tutti con la propria tessera sanitaria in mano, davanti allo sportello Cup di un unica farmacia per poche ore al giorno, rischia di essere davvero pericoloso per la attuale difficile situazione della sanità pubblica”.
Da qui la proposta da parte del Pd di adottare una diversa modalità di consegna, quella del porta a porta. “Suggeriamo di procedere in accordo con le organizzazioni del volontariato attive in città ad una diversa distribuzione con il metodo porta a porta, semplicemente inserendo mascherine in numero adeguato per ogni nucleo familiare in una busta nelle cassette postali. Un sistema già utilizzato in altri Comuni e che sicuramente fa correre meno rischi alla popolazione in un momento emergenziale. Sindaco Chiassai ci ripensi” concludono i consiglieri del Partito Democratico.