Due denunciati nel giro di poche ore da parte dei carabinieri della stazione di Castelnuovo dei Sabbioni, che hanno portato a termine due indagini riguardanti il danneggiamento di un bancomat e per una truffa. Procedendo con ordine, il primo episodio fa seguito a un episodio accaduto a fine gennaio quando fu denunciato il danneggiamento di uno sportello Atm di una filiale bancaria di Cavriglia.
I carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni hanno avviato un’indagine lampo, con il timore che si fosse trattato di un tentativo di furto. Gli approfondimenti, invece, hanno consentito agli uomini dell’Arma nel volgere di pochi giorni di chiudere il cerchio e a ricostruire quanto accaduto. nessuna rapina in grande stile, nessun tentato colpo del secolo. Infatti i carabinieri hanno appurato che si era trattato in sostanza di un atto vandalico. Un uomo, sulla trentina, di origini straniere ma da tempo residente in Valdarno, avrebbe trovato un modo singolare di trascorrere la serata. Per cause riconducibili alla propria sfera privata, infatti, aveva decisamente alzato il gomito, bevendo qualche bicchiere di troppo. A quel punto, sostanzialmente ubriaco, si era messo a vagare per il paese, fino ad arrivare in corrispondenza dello sportello bancomat, contro il quale, in stato di alterazione dovuto all’abuso di alcolici, aveva dato sfogo agli istinti peggiori, danneggiandolo gravemente. L’uomo, che ha qualche precedente di polizia alle spalle, non ha del resto dato nessuna spiegazione logica al proprio gesto inconsulto. Una “bravata” che stavolta è costata cara all’autore, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, per danneggiamento aggravato.
Il secondo episodio ha visto i carabinieri castelnuovesi alle prese con un’indagine incentrata sulla manipolazione di servizi di home-banking tramite la tecnica dello “smsihing”, una frode basata sull’invio tramite sms di link malevoli che si appropriano delle credenziali bancarie, facendo credere alla vittima invece di aver ricevuto una comunicazione vera dal proprio istituto di credito. Nel caso in questione, tutto è iniziato quando la vittima designata – un sessantenne abitante nel paese ai piedi del Chianti aretino – si è accorta che l’app per la gestione del servizio di home-banking, installata sul proprio smartphone, non funzionava più. Dopo pochi minuti dalla constatazione del malfunzionamento, ha ricevuto una telefonata da un soggetto che si è presentato quale operatore del servizio clienti dell’istituto, che, raggirando la vittima con una parlantina convincente, col pretesto di voler risolvere il malfunzionamento tecnico è riuscito a carpirne la fiducia, e a convincerla che di lì a breve avrebbe ricevuto via sms le indicazioni per risolvere il malfunzionamento.
In particolare, il probabile malfattore riusciva così a farsi consegnare, tramite l’inoltro di un link malevolo, le credenziali per la gestione del servizio di home-banking, utilizzate, nelle ore successive, per disporre un bonifico in proprio favore di circa quasi 4.000 Euro. Una volta raccolta la denuncia, dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono infine riusciti a risalire all’identità del truffatore – un pregiudicato campano gravato da svariati precedenti specifici per questa modalità di truffa – che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.