Cristina Simoni annuncia la propria uscita dal Pd. A dichiararlo è la stessa Presidente del Consiglio Comunale di Figline e Incisa che, al termine della seduta in programma questa mattina, ha chiarito le motivazioni che l’hanno spinta verso questa scelta e a sedersi tra i banchi dell’opposizione mantenendo il suo incarico di consigliere.
“Esco dal gruppo Pd e di conseguenza da questa maggioranza con grande convinzione. Questa decisione, sofferta, segna la fine di un incubo – ha dichiarato la Presidente leggendo una nota scritta – Registro con profonda delusione che contro di me sono stati adottati metodi che ricordano quelli usati nel periodo stalinista. Sono rimasta delusa soprattutto dall’atteggiamento della sindaca che in questa vicenda si è dimostrata donna di scarsa memoria nel ricordare i fatti, la verità non è stata considerata una virtù. La sindaca in maniera pilatesca non si è adoperata per ricondurre le vicende su un binario di correttezza come era suo dovere”. Simoni ha proseguito il suo intervento riservando parole di critica anche al segretario del Pd locale Marco Cardi, sottolineando come dal 2014 ad oggi non sia “ancora stato prodotto e votato alcun rendiconto finanziario del partito Pd, come previsto dalla legge. Sono certa che i cittadini della nostra comunità, che ringrazio per l’affetto e la stima che mi hanno dimostrato, hanno capito da chi sono governati”.
La mozione di sfiducia nei confronti della Presidente del Consiglio Comunale verrà dunque discussa e votata il prossimo 3 ottobre nel corso di una seduta presieduta dalla stessa Simoni, che ha voluto fare ulteriore chiarezza sulla recente decisione del Tar: