Sarà attivo dalla giornata di domani sul territorio di Figline e Incisa un numero (055 9125800) messo a disposizione delle persone in quarantena dalla Ausl o degli anziani soli o in difficoltà per supportare i bisogni di prima necessità come consegna della spesa di generi alimentari o di medicinali L’obiettivo, nel primo caso, è ridurre il rischio di contagio, nel secondo è assicurare a chi è in quarantena (quindi in condizione di divieto assoluto di mobilità) di soddisfare i suoi bisogni di base.
L’Amministrazione di Figline e Incisa inoltre, per adempiere a quanto contenuto nel DPCM del 9 marzo, ha ribadito a tutta la cittadinanza di evitare senza una ragione valida, anche all’interno dello stesso Comune, gli spostamenti di qualsiasi tipo. “Si può uscire solo per esigenze lavorative, per ragioni di salute e in presenza di necessità primarie, quali per esempio l’acquisto di beni essenziali (come alimenti e medicinali) – si legge nella nota – Si deve comunque essere in grado di provare la necessità, anche mediante autodichiarazione (i moduli prestampati sono già in dotazione alle forze di polizia statali e locali). La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la loro non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, se possibile, o usufruire di ferie o congedi”.
Per quanto riguarda gli uffici comunali di Figline e Incisa Valdarno, questi ricevono solo su appuntamento per ragioni di stretta necessità e o per motivi indifferibili. Sono comunque disponibili telefonicamente e via mail, negli orari consueti, anche per indicare l’eventuale possibilità di disbrigo pratiche a distanza. La Sindaca e gli Assessori sono disponibili e contattabili tramite la Segreteria, ai numeri 055.9125211 oppure 334.3591696
La Giunta Mugnai è al lavoro anche per limitare le ricadute economiche causate dal Coronavirus, attraverso delle misure a sostegno delle famiglie e delle attività commerciali e produttive. Al momento, per le famiglie sono già stati sospesi i pagamenti di nidi e scuolabus, mentre per le attività sono rinviati la prima rata Tari e la Tosap. Qui di seguito un quadro sintetico delle altre misure in vigore a livello nazionale, da martedì 10 marzo fino a venerdì 3 aprile:
RESTANO APERTE farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, dove sarà comunque sempre garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
È VIETATA, sempre, ogni forma di assembramento, sia in luoghi privati che in luoghi pubblici, sia al chiuso che all’aperto.
SONO SOSPESI:
– gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati, compreso il campionato di calcio;
– tutte le manifestazioni e gli eventi in luoghi pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso;
– le attività in cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati;
– tutti i servizi educativi, le attività didattiche, le attività di formazione. Le scuole restano chiuse fino al 3 aprile;
– i concorsi pubblici, ad esclusione di quelli per il personale sanitario e di quelli svolti in via telematica;
– le cerimonie civili e religiose, compresi matrimoni, funerali e tutte le messe.
RESTANO CHIUSI:
– musei, teatri, centri sociali e culturali, comprese le Biblioteche comunali di Figline e Incisa;
– le palestre, le piscine e i centri sportivi, gli impianti sciistici;
– le medie e grandi strutture di vendita, insieme agli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, nelle giornate festive e prefestive. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le strutture dovranno essere chiuse.
SONO CONSENTITE (MA CON ACCESSO LIMITATO, PENA LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ):
– le attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18. Durante l’orario di apertura resta valido l’OBBLIGO (A CARICO DEL GESTORE) di predisporre le condizioni per garantire la distanza interpersonale di 1 metro;
– le attività commerciali diverse da ristorazione e bar, a condizione che il gestore garantisca un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone e a garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori. Qualora non fosse possibile rispettare tali indicazioni, le strutture devono essere chiuse.
Per tutelare i degenti ciascuna Direzione sanitaria limiterà l’accesso dei visitatori a RSA, HOSPICE, STRUTTURE RIABILITATIVE E OSPEDALIERE, nell’ottica di prevenire il rischio di contagio.