“Conversar Di Vino”, è questo il nome del nuovo progetto che vedrà coinvolti gli studenti dell’alberghiero dell’Istituto Giorgio Vasari di Figline e Incisa, il quale lo scorso giovedì ha firmato un accordo di rete con l’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier Toscana, e l’Istituto Aurelio Saffi di Firenze. Un’intesa che nasce dalle richieste sempre più numerose dal mondo della ristorazione per inserire all’interno dei propri organici la figura del sommelier, un professionista estremamente qualificato e indispensabile per introdurre il cliente a comprendere i valori della cultura enologica e per qualificare al meglio l’esperienza della degustazione e dell’abbinamento delle pietanze offerte nel menu.
La stipula di questo accordo di rete rappresenta per le Istituzioni scolastiche un importante strumento per raggiungere le proprie finalità istituzionali: attività didattica, sperimentazione e sviluppo, formazione, aggiornamento e orientamento. Come detto, partner d’eccezione del progetto è l’Associazione Italiana Sommelier Toscana, primario punto di riferimento per il settore, con la quale sono state progettate tre aree d’intervento: formazione, applicazione e comunicazione, quest’ultima sia in lingua italiana che in lingua comunitaria. Il percorso formativo si pone come obiettivi quello di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore enologico – settore trainante dell’economia – e quello di coniugare le finalità educative del sistema dell’istruzione professionale in raccordo con le esigenze del mondo produttivo del settore, nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione tra la Scuola e il mondo del lavoro.
Gli studenti del corso di Sala e Vendita saranno affiancati dai Sommelier professionisti dell’Ais e otterranno il sostegno e la collaborazione da parte delle Aziende del territorio per la realizzazione di un Visual Story Telling per un prodotto enologico selezionato, lo studio di un menu che valorizzi le eccellenze gastronomiche del territorio, la vendita al cliente, il servizio e l’abbinamento cibo-vino in lingua comunitaria e nello stesso processo formativo anche il saper comprendere lo strategico ruolo dello story-telling nel marketing del vino. Un accordo per un progetto che tende a valorizzare certo i luoghi e i prodotti ma soprattutto ha lo scopo di formare quelli che saranno un domani i futuri ambasciatori dell’enogastronomia della nostra Regione.