Corrisponde a 450mila euro la cifra a disposizione del Comune di San Giovanni Valdarno per la mitigazione del rischio idraulico del borro del Quercio. L’amministrazione comunale infatti ha ottenuto 300mila euro di finanziamenti dalla Protezione Civile regionale, ai quali vanno sommati 90mila euro di contributi per la progettazione previsti nel Dods 2022, ovverosia il documento operativo per la difesa del suolo della Regione Toscana, e ulteriori risorse proprie del Comune.
La messa in sicurezza del borro del Quercio rappresenta un intervento atteso da tempo dalla città (era inserito tra i punti del mandato elettorale del sindaco Valentina Vadi) e permetterà non solo di intervenire sulla sezione idraulica e sulle arginature del corso d’acqua, ma allo stesso tempo di consentire uno sviluppo edilizio del quartiere di Lucheria.
“Abbiamo cominciato a lavorare sul rischio idraulico fin dal nostro insediamento allo scopo di mettere in sicurezza il territorio ma anche per potenziare la capacità di sviluppo e di crescita, in termini urbanistici, del nostro Comune – ha dichiarato il primo cittadino Valentina Vadi – Poiché intervenire sul reticolo idrografico è molto costoso abbiamo puntato sin da subito sulle progettazioni con cui, poi, reperire finanziamenti regionali e statali, in una collaborazione stretta con la Regione Toscana, il Consorzio di Bonifica e l’autorità di bacino. I risultati, in tre anni, non sono stati pochi. All’intervento principale sull’Arno, con la realizzazione della massicciata spondale nel tratto compreso tra Ponte Ipazia e Ponte Pertini, sono seguiti il progetto di contenimento della frana spondale nel tratto di Arno davanti allo stadio – già interamente finanziato dalla Regione Toscana – la progettazione per un intervento analogo tra Ponte Ipazia e la Ivv, e, adesso, i contributi per la progettazione su Borro al Quercio dal Dods 2022, a cui si aggiungono i finanziamenti della Protezione civile regionale per i lavori che vedranno sempre il Consorzio di Bonifica come ente attuatore e che porteranno un beneficio importante ai cittadini ed alle attività presenti in questa zona a sud di San Giovanni. Siamo soddisfatti di aver raggiunto questi risultati che confermano, una volta di più, quanto sia fondamentale, per un ente come il nostro, progettare allo scopo di reperire finanziamenti e realizzare progetti strategici per la crescita e lo sviluppo del territorio, che diversamente, con il bilancio comunale, non sarebbe possibile concretizzare”, ha concluso il sindaco Vadi.
“Il nostro comune – ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini – è fortemente caratterizzato dal rischio idrogeologico dovuto sia la presenza del reticolo principale che del reticolo minore; per questo abbiamo ritenuto fin da subito una priorità, per lo sviluppo dell’intero territorio e per la riduzione del livello di rischio, lavorare alla progettazione di interventi per la messa in sicurezza della zona. Questi finanziamenti si inseriscono nell’ambito di un programma più ampio per il reperimento di risorse da parte di enti sovra comunali”.
Negli ultimi mesi, come spiegato anche dal dirigente dell’area tecnica del comune Paolo Pinarelli, “è stata effettuata la manutenzione straordinaria tratto dell’Arno compreso tra ponte Ipazia e ponte Pertini con la realizzazione di una massicciata spondale e attualmente è in fase di ultimazione il progetto definitivo per la messa in sicurezza dell’altro tratto dell’Arno dal ponte Ipazia all’azienda Ivv con realizzazione di un’analoga massicciata di contenimento. E’ stato invece già finanziato dalla Regione Toscana e in fase di progettazione l’intervento di messa in sicurezza spondale del tratto dell’Arno davanti allo stadio che era ceduto per una frana a seguito degli eventi meteorologici che avevano colpito anche San Giovanni negli ultimi mesi del 2019. 450mila mila euro per mettere a punto la terapia necessaria e curare l’importante cedimento che minaccia il parco urbano lungo l’Arno. I lavori prevedono il ripristino della sezione idraulica e la realizzazione di opere di protezione della sponda per rimettere in forma la sponda del fiume in un tratto particolarmente frequentato dai cittadini”.