I Comuni del Valdarno e della Valdisieve uniti per il ricollocamento dei lavoratori dello stabilimento Bekaert. Si è svolto questo pomeriggio l’incontro in videoconferenza tra gli amministratori locali con l’obiettivo di creare un tavolo di coordinamento tra Regione Toscana e i Comuni interessati dalla chiusura dello stabilimento figlinese per favorire il percorso di ricollocamento di oltre un centinaio di lavoratori.
Presenti la sindaca Mugnai (Figline e Incisa Valdarno), la sindaca Marini (Pontassieve), il sindaco Giunti (Reggello), entrambi anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve, la sindaca Vadi (San Giovanni Valdarno), il Sindaco Cacioli (Castelfranco Piandiscò), il vicesindaco Cipro (Rignano sull’Arno), l’assessore con delega al Lavoro Stagi (Cavriglia) e l’assessora con delega al Lavoro Ginestroni (Loro Ciuffenna). Oltre agli enti intervenuti direttamente hanno rappresentato, attraverso i rispettivi Sindaci, la loro piena disponibilità al percorso anche i Comuni, impossibilitati a partecipare, di Terranuova Bracciolini, Rufina, Montevarchi, Laterina Pergine , Bucine, Pelago, Londa e San Godenzo,a dimostrazione che la vertenza sta davvero a cuore a tutto il territorio.
Gli operai e le loro famiglie, infatti, non sono residenti solo a Figline e Incisa Valdarno, ma anche nei comuni limitrofi del Valdarno, fiorentino e aretino, e della Valdisieve. Ed è proprio per questo motivo che gli amministratori hanno condiviso la proposta di attivarsi per strutturare una progettualità che individui, per gli oltre 110 lavoratori appena licenziati, nuove opportunità di ricollocamento nelle aziende e nelle attività del territorio, come sollecitato dalle sigle sindacali subito dopo l’ufficializzazione della notizia dei licenziamenti da parte di Bekaert.
Il percorso individuato dovrà essere coordinato dalla Regione Toscana, in modo da sfruttare gli incentivi esistenti a tema rioccupazione. Infine, come precisato anche dal presidente Eugenio Giani durante la sua ultima visita a Figline per l’avvio dei lavori presso la Cassa d’espansione Pizziconi 2, il Comune di Figline e Incisa Valdarno vigilerà, grazie al supporto della Regione Toscana, sulle condizioni dello stabilimento, che è importante mantenere sicuro dal punto di vista ambientale e recuperare dal punto di vista urbanistico. Resta infatti prioritaria per il Comune di Figline e Incisa, oltre che la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori oggi licenziati, l’individuazione di una soluzione reale e concreta per la reindustrializzazione del sito che deve tornare a produrre e non può restare all’abbandono.