“Non comprendiamo l’assenza di Bekaert di Figline tra le vertenze di prossima convocazione presso il ministero dello Sviluppo economico. Il 4 maggio scadrà la cassa integrazione Covid per i 120 lavoratori rimasti nella fabbrica, dopo di che si presenta lo scenario da scongiurare dei licenziamenti”. Interviene così con una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto – capogruppo FdI in commissione Lavoro – in merito alla vicenda che riguarda la fabbrica di via Petrarca.
“Il ministro Giancarlo Giorgetti – prosegue Rizzetto – ripari a questa mancanza con l’urgente convocazione di un tavolo di concertazione tra le parti sociali allo scopo di risollevare le sorti dell’azienda. Altrimenti dobbiamo ritenere che questo governo ha già deciso di privare un importante sito produttivo della siderurgia italiana di un futuro, rinunciando a ipotesi di reindustrializzazione. Tutto ciò inoltre senza offrire nessuna motivazione plausibile di questa assurda scelta, che manderebbe a casa decine di lavoratori con ovvie conseguenze anche per le loro famiglie, in un periodo già drammatico per l’occupazione”.
Al commento del deputato, si aggiunge anche quello di Enrico Venturi, Giorgia Arcamone e Valentina Trambusti. “Siamo seriamente preoccupati per l’esito della vertenza della Bekaert. La mancata convocazione del tavolo di crisi getta purtroppo un’ombra su tutto il Valdarno e in particolare su Figline Incisa. Ricordiamoci sempre che dietro il nome ‘Bekaert’ ci sono 120 famiglie e il futuro industriale del nostro Comune – ribadiscono gli esponenti locali e del Valdarno fiorentino del gruppo – Ringraziamo l’onorevole Rizzetto per il suo puntuale intervento che certamente servirà a sollecitare il Ministro Giorgetti”.