“Un colpo al cuore per tutto il nostro territorio”. Usa parole nette e chiare il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, per commentare la riattivazione della procedura di licenziamento da parte di Bekaert. Il primo cittadino fa il parallelo con quello ricevuto ormai più di due anni fa, l’annuncio della chiusura, forte e “dritto al petto e con l’ennesima e discutibile modalità da parte di Bekaert, che ha compiuto un atto sprezzante nei confronti dei lavoratori e della vallata e ha deciso di avviare la procedura di licenziamento. Il tutto a pochi giorni dalla sollecitazione, da parte della Regione, di una nuova convocazione urgente del tavolo ministeriale”.
“I lavoratori sono allo stremo – riporta il sindaco – hanno combattuto, sin dal primo giorno, compatti, scendendo in piazza Ficino insieme alle Istituzioni e a 5000 persone, pronti a sostenerli e incoraggiarli, hanno atteso, pazientemente e con grande responsabilità, che venisse trovata una soluzione. Per il loro futuro e per quello di un intero territorio, che deve recuperare uno dei suoli luoghi di sviluppo produttivo ed economico. Per farlo serve il ritiro immediato dei licenziamenti e dare continuità agli ammortizzatori sociali, perché possa partire la reindustrializzazione in continuità di rapporto di lavoro. Servono risposte concrete e reali, ma servono subito”.
Da qui l’appello a Regione e Governo da parte del primo cittadino di Figline e Incisa di attivarsi ancora e immediatamente, “perché rispondano con forza allo schiaffo dell’azienda e tutelino il nostro territorio: perdere il presidio produttivo, a maggior ragione in questo particolare momento storico, sarebbe un impoverimento per tutti, non solo per il Valdarno”.