“Un silenzio assurdo”, è questa la definizione scelta da Fim, Fiom e Uilm Firenze per descrivere la situazione attorno alla vertenza dello stabilimento Bekaert di Figline. In una nota congiunta le tre sigle sindacali sottolineano come finora gli impegni “ben precisi presi da Governo e Regione” riguardo la reindustrializzazione siano stati completamente disattesi, a partire da quello di convocare nuovamente il tavolo al Mise entro ottobre.
“Sulla Bekaert di Figline servono risposte urgenti – è l’appello lanciato dai sindacati – sono finiti i tempi. Se fosse impossibile la proroga oltre marzo della cassa straordinaria, la multinazionale belga aprirebbe la procedura di licenziamento entro il 15 di dicembre: un regalo amaro per 170 famiglie. Chi ha responsabilità istituzionali non si può sottrarre agli impegni presi con queste famiglie, con questo territorio. Fim, Fiom e Uilm insieme ai lavoratori non rimarranno ancora fermi in attesa di un finale che rischia di essere drammatico” concludono.