È una notizia sconvolgente quella arrivata stamattina ai lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline: la multinazionale belga ha annunciato la chiusura del sito di produzione valdarnese dello steel cord. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato stampa inviato all’attenzione della RSU dell’impianto, delle Organizzazioni sindacali e delle autorità competenti in cui Bekaert ha annunciato l’intenzione “di avviare un dialogo teso ad attenuare l’impatto sociale per i 318 dipendenti interessati”. “Negli ultimi anni la posizione del sito di Figline nel mercato di riferimento ha subito notevoli pressioni – si legge nella nota – A causa dei suoi costi strutturali notevolmente superiori rispetto a quelli degli altri stabilimenti di rinforzi in acciaio per pneumatici di Bekaert nella Regione EMEA, il sito non è in grado di generare performance sostenibili dal punto di vista finanziario”.
Immediata la reazione dei dipendenti, molti dei quali hanno già ricevuto lettere di preavviso della chiusura, che hanno organizzato un presidio di fronte all’ingresso degli uffici dello stabilimento dove nel corso della mattinata i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali del Valdarno (Mugnai di Figline e Incisa, Cacioli di Castelfranco Piandiscò, Chiassai di Montevarchi, Chienni di Terranuova Bracciolini, il vicesindaco Giunti di Reggello e Viligiardi di San Giovanni Valdarno), l’onorevole David Ermini e l’europarlamentare Nicola Danti hanno incontrato insieme ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali i dirigenti Bekaert.