Sono in tutto 6 i nuovi casi positivi indicati dall’Ausl Toscana Sud Est nel suo consueto report giornaliero. Entrando nel dettaglio, c’è solo una positività che interessa il versante aretino della nostra vallata:
- Una donna di 48 anni che attualmente si trova presso il proprio domicilio (un caso che riguarda Montevarchi, come spiegato dal direttore dell’Azienda Sanitaria Antonio D’urso e confermato dal sindaco Silvia Chiassai Martini. Nel complessivo salgono a 56 le persone contagiate che riguardano il Comune).
Il dato storico (aggiornato al 6 aprile) indica 178 casi positivi in tutto il Valdarno aretino. A proposito dei numeri resi noti quest’oggi, è intervenuto il direttore generale dell’Ausl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso, che ha fornito un’analisi sui nuovi casi di contagio e sulla differenza tra tamponi e screening del sangue.
“Il numero dei casi registrati nell’intera area della Toscana Sud Est è ridotto – spiega D’Urso – si parla di 6 casi di cui 2 nella provincia di Arezzo, nel comune di Arezzo appunto e uno nel comune di Montevarchi, un soggetto di Grosseto e 3 casi su Siena. Una situazione in questo momento che si mantiene entro limiti contenuti”.
“È vero che in lettura ci sono moltissimi tamponi nei nostri laboratori, c’è stato un ritardo nella consegna dei reattivi, è possibile dunque che vi troveremo qualche positività – aggiunge il dg – ma sono convinto che si tratterà di un numero contenuto, verranno analizzati entro questo fine settimana, così da iniziare la prossima senza tamponi in arretrato da leggere, garantendo così tempestività di operatività”.
Capitolo screening sierologici: “L’Azienda Toscana Sud Est ha in consegna in questo momento circa 20mila test di cui 10mila riservati al personale che opera nelle strutture dell’azienda e 10mila riservati agli operatori e agli ospiti ricoverati delle Rsa. Qual è la differenza tra i due strumenti: il tampone va a determinare se nelle vie aree del soggetto è presente o meno il virus. Il tampone negativo è la condizione per determinare se una persona è guarita, quindi che non è più in grado di infettare gli altri. I test di screening sul sangue vanno ad accertare se un organismo ha fatto o non ha fatto anticorpi, se gli ha fatti vuol dire che è stato a contatto con il virus” conclude D’Urso.