Dopo l’annuncio sui social, la conferma stamattina con una conferenza stampa. È ufficiale l’alleanza tra Giulia Mugnai e Daniele Raspini in vista del ballottaggio del prossimo 9 giugno, un’intesa sancita con un apparentamento formale di pari dignità politica. Una decisione arrivata al termine di una serie di incontri che hanno visto una forte convergenza sui programmi, un patto all’insegna della responsabilità dunque, alla cui base c’è la condivisione di alcuni progetti per valorizzare Figline, di cui Raspini si è fatto garante verso i cittadini.
Sono 5 i macro punti programmatici su cui Mugnai e Raspini hanno raggiunto un accordo di operatività, 5 interventi di medio-lungo periodo, ma anche progetti che vedranno una rapida realizzazione e che riguarderanno il centro storico di Figline, la realizzazione di una cittadella diffusa dello sport, interventi sulla viabilità, la creazione di una consulta delle frazioni e quella di un parco fluviale lungo l’Arno.
“Sono molto positiva per questo risultato che abbiamo raggiunto e che è un passo importante verso il 9 di giugno – commenta Mugnai – dalla tornata elettorale del 26 maggio gli elettori ci hanno dato un segnale, una richiesta di cambio di passo su alcune cose, in particolare su Figline. Credo che questa alleanza sia un passaggio molto importante, in primis per non dare il nostro comune alla Lega, ma soprattutto è l’alleanza di chi ha davvero a cuore la comunità di Figline e Incisa. Trovo che Daniele possa farsi interprete e garante di alcuni risultati di cui vogliamo vedere la concreta realizzazione in questo percorso”.
In merito alla decisione presa, Raspini ha così spiegato le motivazioni che lo hanno portato alla stipulazione di questo patto per la città, rassicurando i cittadini che lo scorso 26 maggio lo hanno votato e sottolineando come un’alleanza con il centrodestra del candidato Silvio Pittori non potesse essere possibile: “Quello che voglio dire a tutti coloro che si sentono traditi è che io ho fatto questo passo importante per senso di responsabilità, che ho sempre avuto nel mio lavoro e nella mia vita. Una scelta maturata perché ho visto in Giulia, e in chi lei rappresenta, la volontà di cambiare, altrimenti non avrei fatto questo passo – spiega Raspini – L’accordo che abbiamo individuato è un’intesa di pari dignità politica, senza un partito egemone, ma con due forze coese e importanti che vogliono governare il nostro paese. Daniele non è cambiato, io sono così e resterò così, non potevo andare a destra, sono un uomo di sinistra. La mia scelta era tra lasciare il consenso raggiunto alla coscienza di ogni elettore oppure mettere a frutto la loro richiesta di cambiamento. Vi ho chiesto la fiducia una volta, la chiederò di nuovo il 9 giugno perché solo attraverso questo cambiamento e questa alleanza si potrà dare a Figline una veste diversa”.
I simboli di questa alleanza saranno quelli delle liste della candidata Giulia Mugnai (Sì, con Figline e Incisa, Partito democratico, La Sinistra-LeU) e quelle del polo civico di Daniele Raspini, “Per Figline e Incisa” e “Figline e Incisa in Comune”. Non ci sarà “Idea Comune” che nei giorni scorsi ha confermato la scelta di non aderire a nessun apparentamento in vista del ballottaggio. Un percorso quello fatto con “Idea Comune” durante il quale Raspini ha evidenziato che è stato fatto “un lavoro importante in questi mesi, che ci ha permesso di raggiungere 2700 voti e che insieme a Giulia porteremo avanti. Siamo in cinque liste, cinque soggetti forti che vogliono governare questo paese”.
“Qualcuno è arrabbiato con Daniele e mi sembra che sia arrabbiata la destra. Con questo percorso di alleanza gli abbiamo fatto vedere i muscoli, ma soprattutto gli abbiamo detto che non cediamo e non molliamo il nostro paese a chi non lo conosce o non lo ha a cuore – aggiunge Mugnai – Credo che lo dimostreremo anche il 9 giugno, andando a votare per cambiare il nostro paese in meglio e dargli una prospettiva di futuro importante. Noi lavoreremo moltissimo su questi temi, credo ci sia un garante eccezionale di una proposta programmatica condivisa e quindi andiamo avanti”.