Un nuovo episodio di scarico illegale di rifiuti edili lungo gli argini dell’Arno a Matassino. Stavolta ad essere beccati sono due persone, il rappresentante legale di un’impresa edile e il suo socio, identificati e denunciati dalla polizia municipale di Figline e Incisa che, su segnalazione degli ispettori ambientali di Alia, dopo i dovuti accertamenti è riuscita a ricostruire sia la data che l’orario di abbandono, cioè l’8 maggio alle 23:30. Ora per i due soggetti si preannunciano delle pene severe, con il rischio di arresto (da tre mesi a un anno) oppure una multa (per un importo dai 2600 fino ai 26mila euro), a cui ovviamente si aggiungono le spese per il ripristino dell’area di abbandono, un luogo già in precedenza bonificato dall’ufficio Ambiente di Figline e Incisa.
“In meno di un mese – commenta l’assessore all’Ambiente, Paolo Bianchini – polizia municipale, ufficio Ambiente del Comune e ispettori ambientali sono riusciti a individuare e punire tre casi di ‘furbetti’ che pensano di bypassare le procedure di corretto smaltimento dei rifiuti abbandonando indiscriminatamente i loro materiali, per lo più scarti edili, su tutto il nostro territorio. Oltre ad essere azioni deplorevoli, vorrei ricordare che si tratta di azioni che hanno anche un costo per tutti, sia dal punto di vista ambientale che economico, dal momento che rimuoverli per il nostro ente rappresenta una spesa extra spesso evitata solo grazie alla collaborazione di associazioni del territorio, ultima in ordine temporale il Gaib, che colgo l’occasione di ringraziare per la bonifica di metà maggio effettuata a Ponte agli Stolli, dove erano stati abbandonati pneumatici e altri rifiuti. Allo stesso modo, anche la Prociv è attivissima nel darci una mano e, proprio nei giorni scorsi, nell’ambito di un monitoraggio lungo alcuni torrenti a Incisa ci ha segnalato l’individuazione di altri abbandoni. Abbandoni che – conclude l’assessore – come dimostrano i tanti responsabili puniti in questo periodo, grazie ai controlli massicci sul territorio e con l’aiuto della tecnologia e del sistema di videosorveglianza locale, vengono scoperti e puniti”.